Zona bianca rafforzata, l’ipotesi del governo: le regole su riaperture e coprifuoco alle 24
Mancano pochi giorni all'entrata in zona bianca di alcune Regioni. Il 1° giugno, infatti, potranno passare a questa fascia di rischio Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Proprio quest'ultima era stata l'unica Regione a sperimentare l'area bianca in passato: esperienza che era durata però solo poche settimane, dopo le quali l'isola era finita in zona rossa. Ora si cerca di non replicare quanto accaduto in Sardegna: riaprire tutto, per poi trovarsi a dover imporre severe restrizioni anti-contagio poco dopo. Spunta allora l'ipotesi della zona bianca "rafforzata", nel caso in cui dopo il passaggio in questa fascia si registri un aumento dei contagi. Vediamo come funziona.
L'idea è quella di garantire una certa continuità per quanto riguarda la permanenza in zona bianca. E quindi per quanto riguarda le riaperture. Nel caso in cui, nelle Regioni che entrano in fascia bianca, si dovesse registrare un aumento dei contagi dopo il passaggio, si potrebbe limitarsi a introdurre ulteriori misure anti-contagio, senza per questo passare alla zona gialla. Per prima cosa verrebbe reinserito il coprifuoco alle 24. Ma non solo: si ricorrerebbe anche ad altri provvedimenti anti-assembramento come l'obbligo di consumare seduti al tavolo per i bar e il divieto di sostare in piedi davanti ai locali.
Mentre valuta l'ipotesi delle zona bianca "rafforzata", però, il governo starebbe anche pensando di cambiare i parametri con cui si può passare a quest'area. Al momento le regole stabiliscono che una Regione, per entrare in fascia bianca, debba stare sotto quota 50 positivi ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutive. Ora il governo sarebbe intenzionato, nel caso si finisca nuovamente in gialla, a permettere alle Regioni di rientrare in bianca anche senza dover aspettare i 21 giorni. Solo nel caso in cui i dati lo consentano, chiaramente. Tutte queste questioni, però, dovranno essere discusse nel vertice tra le Regioni e il governo. Occasione in cui si parlerà della possibilità di fare i vaccini in vacanza, su cui non tutti sono d'accordo.