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Sequestro arsenale, Salvini: “Volevano uccidere me”. Fonti smentiscono: “Nessun riscontro”

Il ministro Matteo Salvini ha svelato un retroscena sull’arsenale sequestrato a un gruppo neonazista: “L’ho segnalata io. Era una delle tante minacce di morte che mi arrivano ogni giorno”. Accertamenti della Digos, secondo quanto si apprende, non hanno però trovato riscontro sull’ipotesi attentato.
A cura di Susanna Picone
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Il ministro degli Interni Matteo Salvini è intervenuto oggi sul missile e le armi, scoperti in un hangar nei pressi dell'aeroporto di Rivanazzano Terme (Pavia), nel corso di un'indagine della Digos di Torino e sequestrati a un gruppo neonazista: “L'ho segnalata io – ha detto Salvini – . Era una delle tante minacce di morte che mi arrivano ogni giorno. I servizi segreti parlavano di un gruppo ucraino che attentava alla mia vita. Sono contento sia servito a scoprire l'arsenale di qualche demente”. Il leghista ha rilanciato la notizia anche sui social, in un post col quale ha ringraziato le forze dell'ordine: "Le indagini seguite alla denuncia di un potenziale attentato da parte di stranieri contro di me, hanno portato alla scoperta di un arsenale di armi e a degli arresti di neonazisti. Grazie alle Forze dell’Ordine, io vado avanti senza paura: insulti e minacce mi danno solo più forza!". Su questo retroscena del ministro non ci sarebbe però alcun riscontro. Ad avviare l'indagine della Digos di Torino che ha portato al maxi-sequestro di missile e armi è stata la denuncia di un uomo che, circa un anno fa, si è presentato in questura a Torino per denunciare un possibile attentato ai danni del ministro Matteo Salvini. I successivi accertamenti della Digos, secondo quanto si apprende, non hanno appunto trovato riscontro sull'ipotesi attentato, ma hanno permesso di intercettare soggetti che hanno combattuto a fianco delle milizie di estrema destra in Ucraina e, contestualmente, un traffico d'armi che ha portato all'arresto di tre persone. Si tratta di Fabio Del Bergiolo, candidato nel 2001 con Forza Nuova, nella cui abitazione è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale; Alessandro Michele Monti e Fabio Amalio Bernardi, che in un hangar nei pressi dell'aeroporto di Rivanazzano Terme nascondevano un missile aria-aria perfettamente funzionante da 800 kg, dal valore di circa 500.000 euro.

Gribaudo  (PD): “Salvini di nuovo smentito, è un bugiardo conclamato?” – “Sull'arsenale trovato al gruppo di neonazisti a Torino, Salvini dice che è merito suo ma fonti giudiziarie lo smentiscono”, il commento di Chiara Gribaudo, vicepresidente deputati Pd. “Non è un buon periodo per il ministro dell'Interno, smentito sulla mancata conoscenza di Savoini, smentito dal premier Conte, oggi smentito anche dalla Digos. Nascondersi dietro le bugie non è mai una buona scelta, ma se a farlo è un ministro della Repubblica la cosa diventa gravissima. Salvini è un bugiardo conclamato?”.

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