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Scuole, tutte le novità nella bozza del decreto Covid: chi tornerà in presenza dal 26 aprile

La bozza del decreto Covid prevede importanti novità per il ritorno in presenza a scuola. Dal 26 aprile saranno in classe al 100% tutti gli studenti italiani fino alla terza media. Discorso diverso per le superiori: in zona gialla e arancione presenza per una quota tra il 60 e il 100% degli alunni, in zona rossa invece tra il 50 e il 75%. Gli altri continueranno in didattica a distanza.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Tra le novità contenute nella bozza del decreto Covid, al vaglio del governo Draghi nelle prossime ore, molte riguardano la scuola e il ritorno in presenza per quasi tutti gli studenti. L'articolo 3 del decreto, che ancora deve essere discusso dal Consiglio dei ministri, è interamente dedicato alle attività scolastiche e didattiche. Dal 26 aprile tutte le scuole torneranno in presenza su tutto il territorio nazionale, a prescindere dal colore della Regione. A partire dalla settimana prossima, infatti, verra ripristinata anche la zona gialla, ma il colore dei territori dipenderà dai dati epidemiologici settimanali e continuerà ad essere deciso dalle ordinanze del ministro della Salute sulla base dei monitoraggi dell'Istituto superiore di sanità.

Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021 "è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dell'attività scolastica e didattica della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, nonché delle attività scolastiche e didattiche della scuola secondaria di secondo grado, almeno per il 50 per cento della popolazione studentesca". In sostanza si torna a scuola internamente in presenza in tutta Italia, a prescindere dal colore della Regione, fino alla terza media.

Per le superiori il discorso è leggermente diverso: "Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, affinché, nella zona rossa, sia garantita l'attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e, fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, e, nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 60 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca – si legge nella bozza del nuovo decreto Covid – La restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale della didattica a distanza". In zona gialla, dunque, la presenza potrà essere ripristinata fino al 100% degli alunni. Presenza garantita anche in zona rossa a gli alunni disabili e con bisogni educativi speciali.

Anche per le università cambiano le regole: dal 26 aprile 2021 e fino al 31 luglio 2021, nelle zone gialla e arancione, "le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza", mentre in zona rossa "i piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari possono prevedere lo svolgimento in presenza delle attività formative degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio ovvero delle attività formative rivolte a classi con ridotto numero di studenti". In generale, però gli esami tornano tutti in presenza, così come le lauree, l'orientamento e i laboratori. Riaprono biblioteche, sale studio e sale lettura.

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