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Scuola, quarantene uguali per tutti e Dad solo per i non vaccinati: pronto il decreto del governo

Domani il Consiglio dei ministri potrebbe varare la semplificazione delle regole anti-Covid, equiparando la quarantena per elementari, medie e superiori.
A cura di Giacomo Andreoli
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La didattica a distanza d'ora in poi potrebbe scattare soltanto per chi non si è vaccinato. E le disposizioni sulla quarantena stanno per diventare uguali tra elementari, medie e superiori. Il governo Draghi va verso la semplificazione delle regole Covid a scuola, in un apposito decreto che potrebbe essere varato già domani, nel prossimo Consiglio dei ministri.

Sulla scuola, ha detto il ministro della salute Roberto Speranza a Il Corriere della Sera «serve una svolta, semplificare molto e ridurre il più possibile la didattica a distanza, a partire da chi ha completato il ciclo vaccinale». Questo, ha spiegato, perché i ragazzi «sono il patrimonio più prezioso e bisogna fare ogni sforzo per tenerli in classe».

«Con l'altissimo numero di vaccinati che abbiamo e con una variante, la Omicron, molto contagiosa ma meno aggressiva – ha spiegato Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le autonomie, in un’intervista a Il Giornale- Stiamo lavorando per la scuola: abbiamo tanti ragazzi immunizzati e che a mio avviso dovrebbero essere esentati dalle quarantene. E poi c'è una riflessione in atto sull'opportunità di rivedere i colori: giallo e arancione, con le limitazioni esistenti per i no-vax, sono meno utili che in passato, io lascerei la sola zona rossa per le situazioni più gravi».

Quarantena ridotta per i vaccinati e tamponi gratuiti alle elementari

Per i bambini e i ragazzi vaccinati l'esecutivo sta ragionando su una riduzione della quarantena, in caso di contatto con positivo, da 10 a 5 giorni. In questo momento, poi, le misure restrittive sono diverse in base alla fascia d'età: viene fatta una distinzione tra vaccinati e non vaccinati alle medie e alle superiori. Qui, in caso di un positivo nella stessa classe, per chi è immunizzato è prevista l'autosorveglianza e la prosecuzione delle lezioni in presenza con l'uso obbligatorio delle mascherine Ffp2. Con due casi nella stessa classe scatta la didattica digitale integrata per coloro che non hanno avuto la dose di richiamo e hanno completato il ciclo vaccinale o sono guariti da più di 120 giorni. Per tutti gli altri sono previste lezioni in presenza, sempre con autosorveglianza e utilizzo di mascherine Ffp2. Gli studenti con due o tre dosi di vaccino possono poi rientrare dall'autosorveglianza senza dover fare obbligatoriamente il tampone.

In caso di tre o più contagi, invece, scatta per tutti la didattica a distanza. Alle elementari, invece, si va subito in dad con due contagi. L'idea, allora, è quella di equiparare le regole valide per più grandi e i più piccoli, la cui campagna di vaccinazione procede spedita. Quindi per tutti la didattica a distanza scatterebbe solo dopo tre casi positivi, ma riguarderebbe esclusivamente i ragazzi non immunizzati. Assieme a questo arriveranno i test gratuiti alle elementari.

Covid e Dad a scuola: "Serve semplificare le regole"

A spiegare le ragioni della scelta sulla Dad è stato anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenendo a Radio Anch'io su Radio Uno. «Non c'è dubbio – ha detto- che sulla scuola dobbiamo semplificare e uniformare, quindi stiamo procedendo in un percorso condiviso con le Regioni. Certamente arriveranno norme che chiariranno il quadro e questa della Dad è una delle ipotesi, credo si possa arrivare a un risultato del genere».

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