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Russiagate, Salvini contro Conte: “La sua parabola la vedo bella che finita…”

“La parabola di Conte la vedo bella che finita…”: con poche parole il leader della Lega, Matteo Salvini, torna all’attacco del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riferendosi alla vicenda del Russiagate e al fatto che l’inquilino di Palazzo Chigi dovrebbe riferire su questo nei prossimi giorni al Copasir.
A cura di Stefano Rizzuti
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La battaglia continua. Lo scontro a distanza tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non si ferma e viene arricchito di una nuova puntata. A lanciare il sasso è l’ex ministro dell’Interno, che attacca Conte sul caso del Russiagate. “La parabola di Conte la vedo bella che finita… Può andare ovunque quando vuole”, risponde Salvini a chi gli chiede se preferisca che il presidente del Consiglio vada in audizione al Copasir il prima possibile. “Lo vedo confuso – prosegue il leader della Lega – da 5 giorni dice tutto e il contrario di tutto, ma evidentemente c’è qualcosa che non torna. Chiedeva chiarezza da me, ora il popolo chiede chiarezza a lui”.

Salvini parla a margine della presentazione in Cassazione della proposta di legge di iniziativa popolare sul presidenzialismo e su Conte attacca: “Tira in ballo il Quirinale, gli americani, i servizi. Vada a spiegare quello che sa. Io non mi faccio idee. Sicuramente c’è qualcosa che non torna. Non do giudizi prima di ascoltare le persone a differenza di altri. Non sono in grado di giudicare senza averne gli elementi”. Sulla vicenda dei presunti fondi russi alla Lega, invece, Salvini replica: “C’è un'inchiesta in corso e farà tutta la chiarezza possibile sul nulla. Non ci sono né rubli, né dollari”.

Salvini ha presentato le tre proposte di legge sul presidenzialismo alla Cassazione, spiegando che da sabato inizierà la raccolta di firme in piazza San Giovanni per “l’elezione diretta del capo dello Stato, l’abolizione dei senatori a vita e poi una legge elettorale maggioritaria, chi prende un voto in più vince”. Per il leader del Carroccio si tratta di “un’iniziativa di democrazia, di efficienza e di futuro e concretezza”. Commentando in particolare la proposta per una nuova legge elettorale Salvini si sofferma sull’intenzione di applicare il sistema attualmente vigente per le Regioni, ritenuto efficiente perché permette di individuare subito il vincitore.

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