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Primarie Pd, la lettera dei giovani che sostengono Schlein: “È tempo di scelte nette e progressiste”

Abbiamo intervistato Ludovico Manzoni, esponente dei Giovani Democratici e firmatario della lettera che in tanti hanno sottoscritto per chiedere un cambio di passo al Pd e sostenere Elly Schlein alle primarie.
A cura di Annalisa Girardi
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"Solo un profondo processo di rinnovamento può rigenerare il centrosinistra. A noi giovani il compito di iniziare questo percorso e mostrare la via. È il momento di scelte coraggiose". Inizia con queste parole la lettera manifesto di centinaia di giovani che si sono riuniti per esprimere il loro sostegno a Elly Schlein, candidata alla segreteria del Partito democratico.

"Siamo in prima linea sui territori, siamo attiviste e attivisti di base, siamo chi tiene i circoli aperti, chi si spende per le campagne elettorali, e anche chi al partito non si è mai iscritto o ha smesso di farlo perché vorrebbe vederlo cambiato", si continua a leggere nella lettera di questi giovani, che non si vogliono rassegnare "a un Paese guidato dall'estrema destra", in cui si parla troppo poco di diritti civili e di diseguaglianze.

Ne abbiamo parlato con Ludovico Manzoni, firmatario della lettera. Ha 25 anni ed è un esponente dei Giovani Democratici in Lombardia.

Avete scritto una lettera in cui esprimete il vostro sostegno per Elly Schlein alla segreteria del Pd. Perché questa scelta?

Dimostrare il fortissimo sostegno della nostra generazione, per Elly Schlein. E presentare le nostre idee per un partito coerente e progressista. C’è una grande energia che si sta mobilitando spontaneamente per questa mozione, e appena chiamata a raccolta si fa trovare pronta, trasversalmente in tutti i territori. Con il PD sotto al 15% nei sondaggi, dopo una sconfitta disastrosa, un cambiamento vero e profondo è l’unica opzione possibile.

Chi ha sottoscritto il vostro appello?

Centinaia di giovani dirigenti, nazionali e territoriali, amministratori locali, rappresentanti delle associazioni e degli studenti, tutti under 35. C’è stata una risposta incredibile da ogni regione italiana, (Molise e Valle D’Aosta comprese), e persino tra gli iscritti all’estero. Nelle prime 48 ore hanno voluto aderire 200 persone, quando l’abbiamo pubblicato eravamo oltre 300 a esserne promotori. Ora che è aperto a tutti e tutte continuano ad arrivare adesioni, l’ultima volta che ho controllato ce n’erano almeno un centinaio di nuove.

Negli ultimi anni perché secondo voi il Pd ha avuto così tante difficoltà a rappresentare le istanze dei più giovani?

Il Partito ha un problema di identità. Spesso è mancata la chiarezza su alcune battaglie care a noi giovani, come la legalizzazione della cannabis o la riforma della legge sulla cittadinanza. Ci sono stati segnali incerti dal partito. Per essere credibili, riconosciuti e popolari tra i più giovani serve prendere posizioni chiare, coerenti e progressiste. Serve che il partito faccia un investimento politico sulla nostra generazione e sulla sua componente giovanile, mettendola il prima possibile nelle condizioni di operare pienamente.

Quali devono diventare le priorità secondo voi?

Vogliamo portare avanti le nostre battaglie degli ultimi anni contro il precariato, il lavoro povero, le diseguaglianze economiche, per la salute riproduttiva, la piena parità di genere e di diritti, a prescindere dall’orientamento sessuale, per il diritto allo studio, per il diritto di voto ai fuori sede, per l’abolizione degli stage non retribuiti, per la giustizia climatica, per la legalizzazione della cannabis, per il diritto alla cittadinanza a chi in Italia è nato e si è formato, per l’accoglienza dei richiedenti asilo, per il rinnovamento generazionale.

E quali sono le aspettative nel caso in cui Schlein venisse eletta segretaria?

Un profondo rinnovamento. Che il partito cambi davvero e adotti una chiara identità progressista. Che si smetta di spendere la maggior parte delle energie in litigi interni e le si dedichi a fare un’opposizione netta e senza sconti, mettendo in campo una proposta credibile per tornare a governare. Non ci rassegniamo a un paese guidato dall’estrema destra. Per essere credibili e rappresentare l'elettorato dobbiamo valorizzare le migliori energie che questo partito esprime, non aver paura di aprirci e coinvolgente di nuove, avere il coraggio di rinnovare la classe dirigente, e non aver paura di riconoscerci in proposte nette e progressiste.

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