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Pranzo tra politici in Sardegna: la Procura di Cagliari apre un’inchiesta, fioccano le multe

La Procura di Cagliari ha deciso di aprire un’inchiesta sul pranzo illegale interrotto dalla Guardia di Finanza mercoledì scorso a Sardara, nel Sud della Sardegna. Tra i presenti – una quarantina di persone – c’erano principalmente esponenti politici, funzionari e dirigenti locali. Solo in 19 sono stati identificati, tra loro il capo del corpo forestale regionale, che ha detto di trovarsi lì per lavoro come altri dei presenti. Il sindaco, però, smentisce questa ricostruzione.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La Sardegna è tornata oggi in zona rossa, ma a tenere banco sull'isola è la questione del pranzo tra politici e dirigenti, consumatosi qualche giorno fa nonostante le regole anticovid. La novità è che la Procura della Repubblica di Cagliari ha deciso di aprire un'inchiesta proprio sul pranzo interrotto mercoledì scorso dalla Guardia di Finanza nell'hotel di Sardara, per approfondire come sia andata realmente, vista la fuga che si è generata all'arrivo delle Fiamme Gialle. La procuratrice Maria Alessandra Pelagatti prima ha chiesto un'informativa dettagliata agli agenti, poi ha deciso di consegnare il fascicolo al magistrato. Tra i 19 identificati dai finanzieri (si ipotizza che i presenti fossero il doppio) per alcuni è già in arrivo una multa da 400 euro per aver violato le misure restrittive. In quei giorni la Sardegna, a poco più di un mese dalla zona bianca, era arancione in procinto di diventare rossa.

Il pranzo con 40 persone tra politici, dirigenti e funzionari della Regione Sardegna

La vicenda si è consumata mercoledì scorso in una struttura termale a Sardara, nel Sud della Sardegna, quando gli agenti della Guardia di Finanza sono intervenuti per fermare un pranzo illegale – in quanto in zona arancione – tra una quarantina di persone. Secondo le indiscrezioni i presenti erano principalmente dirigenti, politici e funzionari locali. All'arrivo dei finanzieri molti dei commensali si sono dati alla fuga utilizzando uscite secondarie dell'hotel. Molti dei 19 identificati si sarebbero giustificati dicendo di essere lì per lavoro, tra loro anche il capo del corpo forestale regionale, Antonio Casula, che ha detto di essere lì non al banchetto, ma in una sala adiacente in videoconferenza per valutare una richiesta di ampliamento della struttura termale, di proprietà del comune. Il sindaco di Sardara, Roberto Montisci, ha però smentito categoricamente questa ricostruzione.

L'imbarazzo del presidente Solinas e l'interrogazione della consigliera del M5s

Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, non ha commentato ufficialmente l'accaduto, ma ha lasciato filtrare tutta la sua rabbia per il fatto avvenuto. Già da ieri fonti vicine al governatore hanno fatto sapere che avrebbe preso provvedimenti non appena si sarebbe saputo chi effettivamente c'era a quel pranzo. Mentre praticamente tutta la politica locale si dissocia da quanto accaduto e chiede di rendere noti i nomi dei presenti, un'altra ombra si allunga sulla Sardegna: la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Desirè Manca, ha presentato un'interrogazione al governatore in merito ad una festa di compleanno con una ventina di invitati che si sarebbe tenuta a Cagliari a Villa Devoto, sede della presidenza della Regione.

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