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Ponte Stretto di Messina, nominato nuovo cda della società, Ciucci ad e Recchi presidente: chi sono

L’assemblea dei soci della società Stretto di Messina, che si è riunita oggi, ha nominato il nuovo Cda e approvato il nuovo Statuto. Sono stati scelti Pietro Ciucci come amministratore delegato e Giuseppe Recchi come presidente.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'assemblea dei soci della Società Stretto di Messina, che, ha nominato il nuovo Cda e approvato il nuovo Statuto. Sono stati designati amministratore delegato Pietro Ciucci e presidente Giuseppe Recchi. Compongono il Cda Eleonora Mariani, Ida Nicotra e Giacomo Francesco Saccomanno.

È la prima riunione della società, spiega il Mit, "tornata in bonis dopo la gestione liquidatoria, che si presenta totalmente rinnovata. Si tratta di una società in house, integralmente pubblica, che vedrà la partecipazione di Rfi, Anas, Regione Siciliana e Regione Calabria e per una quota non inferiore al 51% di Mef e Mit, il cui cda estremamente snello è teso a garantire maggiore efficacia, velocità decisionale e operatività". Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha commentato così: "Oggi nasce finalmente la società Stretto di Messina, con la nomina di profili di assoluto livello in un consiglio di amministrazione che sarà estremamente snello, per garantire efficacia, velocità decisionale e operatività. La nuova società – partecipata da Rfi, Anas, Regione Siciliana, Regione Calabria, Mef e Mit – è un mix di esperienza, novità e competenza. Un passaggio storico per realizzare dopo decenni un’opera straordinaria a livello mondiale. Avanti tutta!".

Chi è Pietro Ciucci

Il nuovo amministratore delegato della società Stretto di Messina è Pietro Ciucci. Per lui in realtà si tratta di un ritorno, dopo aver lasciato la società nel 2013 (era stato nominato il 4 giugno del 2002).

Nato a Roma il 24 ottobre 1950, Ciucci dal 1969 al 1987 ha lavorato presso la Società Autostrade. Dal 1985 ha ricoperto la posizione di Direttore Centrale Finanza e successivamente di Condirettore Generale Responsabile per l'Area Amministrazione, Finanza, Pianificazione e Budget. Nei quasi venti anni di permanenza nella Società ha approfondito i metodi di pianificazione strategica, programmazione, organizzazione e controllo di gestione nonché le problematiche del finanziamento delle opere autostradali, coordinando e realizzando le principali operazioni di raccolta dei fondi sui mercati finanziari italiani ed internazionali, secondo le tecniche finanziarie più avanzate.

Ha lasciato la società per trasferirsi in Iri dopo aver portato a termine le operazioni per la quotazione in Borsa di Autostrade. Il 1 aprile 1987 Ciucci ha iniziato la sua attività in Iri con incarico di Condirettore Centrale presso la Direzione Finanza. Nel marzo 1993 è stato nominato Direttore Centrale Finanza. Il 20 maggio 1996 è stato nominato Direttore Generale. Dal 27 giugno 2000 al 30 novembre 2002, è stato nominato componente del Collegio dei Liquidatori dell'Iri S.p.A., continuando a ricoprire la carica di Direttore Generale.

L'Assemblea degli Azionisti dell'Anas, il 20 luglio 2006, lo ha nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione. Sotto la sua guida l'Anas è tornata ad essere la prima stazione appaltante del Paese e nel 2008 ha raggiunto per la prima volta nella sua storia di società per azioni l'utile di bilancio. Il 17 luglio 2009, l'Assemblea degli Azionisti lo ha confermato Presidente dell'Anas per il triennio successivo.

Il 4 agosto 2011 è stato nominato poi Amministratore Unico di Anas Spa, con decreto interministeriale del Ministro dell'Economia e delle Finanze e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il 9 agosto 2013, l'Assemblea degli Azionisti lo ha nominato Presidente di Anas e gli ha attribuito le funzioni di Amministratore Delegato per il triennio 2013-2015. Il 18 maggio 2015 ha rassegnato le dimissioni in anticipo rispetto alla scadenza del mandato. Tra gli altri incarichi ricoperti è stato collaudatore Mose; È stato Membro della Giunta Confederale della Confindustria, Componente del Consiglio Direttivo dell'Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma e Consigliere dell'Abi. E' stato presidente del Comitato Nazionale Italiano dell'Aipcr (C.N.I.), l'associazione mondiale della strada dal 10 novembre 2008 al 24 settembre 2015.

Chi è Giuseppe Recchi

Dopo un passato da presidente dell'Eni e di Telecom Italia, Giuseppe Recchi è appena diventato il presidente della società Ponte sullo Stretto di Messina.

Si è laureato con una tesi in ‘Criteri di Costruzione e Realizzazione di Ponti', in Ingegneria Civile presso il Politecnico di Torino. Nato a Napoli il 20 gennaio 1964, ha iniziato la sua carriera come Amministratore Delegato di Tileman Uk e poi di Recchi Construction Spa, dedicandosi per oltre 12 anni alla costruzione di infrastrutture complesse quali ponti, tunnel, dighe e centrali elettriche in 25 paesi del mondo e trascorrendo gran parte della sua vita professionale negli Stati Uniti, in Africa e in America Latina.

Durante la sua conduzione, la società si è distinta per la costruzione del ponte strallato sul Delaware Canal, del ponte Acosta e del ponte Roosevelt, importanti ponti sull'acqua dell'autostrada Miami-NewYork. Dal 1999, trascorre 12 anni in General Electric (Ge), ricoprendo diversi incarichi dirigenziali negli Stati Uniti e in Europa: è stato Amministratore Delegato di Ge Capital Structure Finance Italia e Direttore Generale per le acquisizioni (M&A) in Emea.

Fino al 2011 è Ceo di Ge South Europe. Dal 2011 al 2014 è presidente del Consiglio di Eni SpA e Vice Presidente della Fondazione Mattei. Dal 2014 al 2017 è presidente Esecutivo di Telecom Italia e Consigliere di Amministrazione di Sparkle Spa e Inwit Spa (soc. scorporata e quotata durante il periodo), attive nelle infrastrutture e nei servizi per le telecomunicazioni. Ha inoltre guidato la Fondazione Tim responsabile di iniziative di carattere sociale e educativo e Tim WCap società dedicata a sostenere iniziative di giovani imprenditori.

Dal 2018 ad Agosto 2022, è Ad di Affidea Bv Group, il principale operatore europeo nei servizi di diagnostica per immagini, ambulatoriali e oncologici, offerti a più di 12 milioni di pazienti all'anno con uno staff di 11.000 persone e attivo con 330 centri in 15 paesi in Europa. Con una strategia mirata all'eccellenza dei servizi clinici e con oltre 30 acquisizioni compiute, Recchi ha completato il turnaround della società raddoppiandone l'Ebitda nei 4 anni in cui l'ha diretta.

Nel 2022, Affidea è stata nominata la migliore società europea per la qualità dei servizi dalle associazioni ‘Health Investor' e ‘Laing Buisson'. Nel 2022 Affidea è stata ceduta con una notevole creazione di valore ad un fondo di Private Equity.

Ha ricoperto incarichi di consigliere di amministrazione in diverse società ed enti tra cui: UnipolSai, Exor, Interbanca, Aegean Baltic Bank, Permasteelisa, Blackstone European Advisory Board, InvestIndustrial Advisory Board, Massachusetts Institute of Technology E.I. Advisory Board, Istituto Italiano di Tecnologia, Comitato Italiano per la Corporate Governance, Assonime, American Chamber of Commerce in Italy. Dal 2012 al 2014 è Co-Presidente della Task Force per l'Anti-Corruzione del B20, e Vice Presidente di Confindustria, dove costituisce e guida le proposte di legge promosse dal Comitato Investitori Esteri in Italia. Nel 2017 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana.

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