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Piantedosi annuncia 6mila agenti in più nelle città e ripropone il riconoscimento facciale

Il piano per la sicurezza di Piantedosi prende forma: il ministro dell’Interno annuncia l’assunzione di 6mila agenti in più nelle forze di polizia per aumentare la sicurezza nelle città.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro Matteo Piantedosi torna a parlare di sicurezza, e annuncia un piano di potenziamento delle forze dell'ordine in chiave anti criminalità, per rendere le strade delle città più sicure. E rilancia anche l'idea di implementare il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici. "Nessuno vuole vivere sotto l'occhio di un ‘grande fratello' – ha detto il titolare del Viminale in un'intervista a Libero – Il presidio di garanzia della magistratura e delle autorità indipendenti può consentire un utilizzo adeguato e bilanciato di tutte le opportunità che le innovazioni tecnologiche offrono alla sicurezza dei cittadini".

Anche se in realtà occorre sottolineare che per questo sistema di videosorveglianza in Italia esiste una moratoria fino al 31 dicembre 2023: nel nostro Paese infatti non sono consentiti l'installazione e l'uso di sistemi di riconoscimento facciale tramite dati biometrici, a meno che il trattamento non sia effettuato per indagini della magistratura o prevenzione e repressione dei reati.

In arrivo 6mila agenti in più nelle forze di polizia

"Dal primo giorno di insediamento ho dedicato una particolare attenzione alle maggiori aree metropolitane, per curare i problemi della loro sicurezza. Milano, ma anche Roma, Napoli e tutte le altre. Ho incontrato i sindaci più volte e da quel confronto hanno poi preso avvio, con il loro contributo essenziale, una serie di azioni per garantire ai loro territori migliori condizioni di sicurezza. Abbiamo realizzato numerose operazioni interforze ad ‘alto impatto' nelle principali città metropolitane, concentrandoci in particolare presso le stazioni ferroviarie e le aree a maggiore affluenza di persone. Dal 16 gennaio sono stati impegnati in queste attività 21.042 operatori di polizia", ha spiegato il ministro dell'Interno nell'intervista al quotidiano.

"Ho sottolineato io stesso il tema fondamentale della sicurezza percepita. Se qualcuno rinuncia ad uscire di casa per la paura di subire aggressioni, siamo di fronte ad una sconfitta della società e delle istituzioni. Quindi stiamo lavorando per aumentare la presenza delle forze di polizia in tutti i luoghi ad alta frequentazione, convinti che la visibilità delle divise sul territorio contribuisca non soltanto a prevenire i reati, ma anche a rafforzare il senso di sicurezza dei cittadini", ha aggiunto Piantedosi.

"Per il solo anno in corso il nostro governo ha già finanziato l'assunzione di 6.000 agenti in più nelle varie forze di polizia. Si tratta di uno sforzo importante, ma abbiamo intenzione di investire ulteriormente per incrementare gli organici e assicurare cosi il ricambio generazionale delle nostre forze dell'ordine. Sono già in corso le prime assegnazioni di nuovo personale, che destineremo al potenziamento del controllo del territorio. Sul fronte della sicurezza sui treni e nelle stazioni, inoltre, si aggiunge il piano del ministro Salvini per assumere nel gruppo Ferrovie dello Stato fino a 4.000 operatori nei prossimi anni".

Riguardo alla stazione di Milano, il ministro evidenzia che "per effetto dell'intensificazione dei servizi nel quadrante della stazione centrale di Milano, nel primo quadrimestre di quest'anno l'indice di delittuosità è sceso del 3,7% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Le violenze sessuali, in particolare, sono diminuite del 24%. Se poi confrontiamo i primi quattro mesi del 2023 con lo stesso periodo del 2019, l'anno precedente alla pandemia, la flessione del numero dei reati è del 39%. Ma so bene che, anche se sul pia- no statistico si attesta un evi dente calo dei crimini, a Milano si sono verificati episodi molto gravi, in particolare le aggressioni sessuali che ricorda lei. I cittadini ne sono preoccupati, ma devono avere fiducia nelle istituzioni".

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