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Per il vicepresidente della Calabria Spirlì Mussolini è stato “fautore di una rivoluzione sociale”

Il vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, si è schierato con chi chiede una “rilettura” della figura di Mussolini. “Per la sua parte socialista andrebbe riletto e nella rilettura dare una valutazione positiva a quello che la merita”, ha spiegato. Poi ha elencato tutta una serie di presunte cose buone fatte, aggiungendo che “bisogna riconoscere che il Duce è stato soprattutto all’inizio fautore di una rivoluzione sociale”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nino Spirlì chiede una "rilettura" di quanto fatto da Benito Mussolini. Il vicepresidente della Regione Calabria, presidente in carica dopo la morte prematura di Jole Santelli, si schiera tra chi vuole rivedere la narrazione della figura del duce. Spirlì, intervistato durante il programma Youtube KlausCondicio, ha spiegato che da parte sua c'è una "condanna assoluta e totale delle leggi razziali e delle guerre coloniali, della seconda Guerra Mondiale e di Salò", ma che "bisogna riconoscere che il Duce è stato soprattutto all'inizio fautore di una rivoluzione sociale".

Il vicepresidente della Calabria ha spiegato che "per la sua parte socialista" gli piace dire che "andrebbe riletto e nella rilettura dare una valutazione positiva a quello che la merita". Anche se, ha specificato Spirlì, "c'è altro che non la merita". In ogni caso ha insistito sul fatto che "una rilettura oggi si può fare". Poi comincia con un lungo elenco di presunte cose buone fatte da Mussolini: "Ha creato le case popolari, le pensioni, l'assistenza all'infanzia, l'assistenza alle donne, le bonifiche, l'industrializzazione, la grande industria della cinematografia con la costruzione di Cinecittà". Insomma, secondo Spirlì "tante e tante cose sono state fatte in quegli anni" e "non si può dimenticarlo". Perché "sarebbe come dire che dalla Prima Repubblica dobbiamo cancellare tutto perché ci sono state anche le stragi".

Durissima la reazione degli esponenti politici del centrosinistra: "Immagino che domani Tajani, Meloni e Salvini a Lamezia annunceranno la cacciata dalla loro coalizione per le prossime elezioni regionali di un tale che elogia Mussolini e il regime fascista, infarcendo le sue farneticanti parole di bufale, di falsità storiche, di pregiudizi, di ignoranza", ha attaccato il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. "Spero che i calabresi sapranno rispondere adeguatamente alle provocazioni antistoriche di Nino Spirlì sul fascismo – ha aggiunto Mario Perantoni, deputato del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Giustizia – spero cioè che lo mandino a casa, perché la Calabria non merita tali rappresentanti". Dal centrodestra, per ora, nessuna reazione.

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