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Ora La Russa dice di aver sbagliato: “Tedeschi uccisi in via Rasella erano nazisti, dovevo sottolinearlo”

“Non ho difficoltà a precisare che ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio”, scrive in una nota Ignazio La Russa. Per poi ribadire: “Su via Rasella molti, anche di sinistra, sono stati critici. Io ho solo detto che non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza”.
A cura di Annalisa Girardi
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Ora Ignazio La Russa si scusa e dice che ha sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti. "Non ho difficoltà a precisare che ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio", ha scritto in una nota il cofondatore, scusandosi con chi "si è sentito offeso" dalle sue parole.

Un mea culpa che arriva solo poche ore dopo un colloquio pubblicato sul Corriere della Sera in cui il presidente del Senato, pur spiegando di non aver precisato che i tedeschi uccisi fossero nazisti perché lo credeva cosa ovvia, aveva comunque ribadito che quello di via Rasella non fosse "uno degli episodi più gloriosi della Resistenza".

Ora La Russa in una nota afferma di essere dispiaciuto se dopo le sue parole, che volevano placare le polemiche scoppiate dopo il messaggio di Giorgia Meloni sulle Fosse Ardeatine, "sia nata una polemica più ampia di quella che volevo chiudere". E aggiunge: "Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella Polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo. Anzi, quel che è certo, è che proprio per evitare polemiche mi sono volutamente astenuto nel dire che sull'azione partigiana di via Rasella molti, anche di sinistra, sono stati assai critici. Mi sono limitato a dire non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana".

Il presidente del Senato poi conclude chiedendo scusa a chi, a causa di queste "imprecisioni" si è sentito offeso dalle sue affermazioni. Ma afferma che tante delle persone che lo hanno attaccato lo avrebbero fatto in malafede, usando quelle dichiarazioni come pretesto per criticare il fondatore di Fratelli d'Italia. "Fatte salve le persone che hanno commentato pretestuosamente e in prevenuta malafede, voglio invece scusarmi con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi di sentirsi offeso", si legge in chiusura alla nota.

Le sue scuse, però, non hanno convinto tutti. "Non bastano le scuse perché quotidianamente sentiamo affermazioni gravissime da persone che ricoprono cariche importanti. Ieri non solo sono arrivate su via Rasella con l'intento di riscrivere la storia: ma abbiamo sentito parlare di donne come forni, frigoriferi, che sono anche modi per evitare le domande che le opposizioni stanno facendo", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a un evento organizzato da Domani.

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