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Dpcm settembre, le regole in arrivo: mascherina anche all’aperto e controlli da parte dell’esercito

Con i nuovi casi di coronavirus in continuo aumento, il governo pensa a inasprire le regole anti-contagio per contrastare la diffusione dell’infezione. Si va verso l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto e la chiusura a bar e ristoranti alle 22 o alle 23. Anche l’esercito sarà impiegato nei controlli.
A cura di Annalisa Girardi
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Continuano ad aumentare i nuovi casi di coronavirus nel nostro Paese. Sono stati 2.800 i contagi registrati ieri: numeri che preoccupano il governo e che ricordano quelli delle fasi più critiche dell'emergenza. Domani l'esecutivo si riunirà e valuterà se sia il caso di rendere più severe le norme anti-contagio attualmente in vigore. Entro la prossima settimana si attende il nuovo Dpcm contenente le misure di contrasto all'epidemia, mentre si valuta la proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 gennaio 2021. Ma vediamo quindi quali sono queste nuove regole che il governo sta pensando di introdurre per frenare la curva dei contagi.

L'obbligo di mascherina all'aperto

L'obbligo di portare la mascherina all'aperto, già introdotto nei giorni scorsi in alcune zone, sarà esteso a tutto il territorio nazionale. Oltre quindi a confermare la necessità di indossare sempre il dispositivo di protezione nei luoghi chiusi, di igienizzare frequentemente le mani e di rispettare le distanze di sicurezza e il divieto di assembramento, il governo studia se rendere alcune misure più stringenti. In particolare, saranno potenziati i controlli nei luoghi della movida o dove è più facile che si vadano a costituire affollamenti. Le operazioni di vigilanza saranno affidate anche ai militari impegnati nel progetto "Strade sicure". Il ministro della Salute, Roberto Speranza, si sarebbe detto favorevole all'estensione dell'obbligo di mascherina all'aperto a tutto il Paese, mantenendosi per quella linea di prudenza sostenuta fin dallo scoppio dell'emergenza. La stessa considerazione, d'altronde, è condivisa anche dalla autorità locali, dal momento che diversi governatori hanno già emesso delle ordinanze che impongono di coprire naso e bocca all'aperto, con multe salate per chi non rispetta le nuove regole.

Chiusura per bar e locali

Il governo continua ad escludere la possibilità di tornare a una situazione di lockdown generale. Ma se i contagi continuassero a crescere a questi ritmi, potrebbero essere imposte alcune limitazioni in specifiche zone. In questo senso si sta anche considerando di introdurre un chiusura per bar e locali alle 22 o alle 23: una chiusura anticipata affinché non si ripetano situazioni di movida, come abbiamo visto anche quest'estate, in cui si favorisce la diffusione dell'infezione.

All'aperto non sarà inoltre consentito riunire più di mille persone alla volta (ovviamente sempre secondo le regole del distanziamento): questa regola sarà valida sia per le manifestazioni che per gli eventi sportivi. Anche il limite per gli stadi resta a mille spettatori. Negli spazi chiusi, invece, il tetto rimane a 200 persone: questo vale sia per cinema, teatri e sale da concerto, ma anche per le celebrazioni private come i matrimoni. Le discoteche resteranno sicuramente chiuse, nei ristoranti si dovrà continuare a rispettare il distanziamento e anche nei negozi gli ingressi saranno contingentati.

La lista dei Paesi a rischio

Con il nuovo Dpcm si aggiornerà anche la lista di Paesi a rischio. Non sarà più inserita la Grecia, visto il calo dei contagi. Francia e Spagna invece sicuramente ci resteranno, dal momento che la situazione epidemiologica continua ad essere grave. Prorogate le misure di sicurezza anche su aerei, navi e treni, per cui la capienza nei mezzi di trasporto pubblica rimarrà all’80 per cento dei posti.

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