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Milleproroghe, slittano al 1° marzo le scadenze legate allo stato di emergenza da Covid-19

Nella bozza del decreto Milleproroghe, che dovrebbe finire domani sul tavolo del Consiglio dei ministri, si prevede anche uno slittamento al 1° marzo 2021 dei termini legati allo stato di emergenza per il coronavirus. Per la precisione, il rinvio sarà “fino alla data di cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 1° marzo 2021”.
A cura di Annalisa Girardi
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Viene prorogato fino al 1° marzo 2021 lo stato di emergenza legato all'epidemia di Covid-19 e, di conseguenza, slittano anche i termini di alcune norme messe in campo dal governo per contrastare la diffusione del virus. È quanto si legge nella bozza del decreto Milleproroghe che Fanpage.it ha potuto visionare e che dovrebbe approdare domani in Consiglio dei ministri. All'articolo 18 si legge:

ART.18 (Proroga dei termini correlati con lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19)
I termini previsti dalle disposizioni legislative di cui all'allegato 1 sono prorogati fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVlD-19 e comunque non oltre il 1° marzo 2021, e le relative disposizioni vengono attuate nei limiti delle risorse disponibili autorizzate a legislazione vigente

Le misure anti-Covid prorogate

Sono più o meno una trentina i provvedimenti legati al Covid contenuti nel Milleproroghe. Tra questi il potenziamento delle reti di assistenza territoriale, le disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine, ma anche quelle finalizzate a facilitare l'acquisizione di dpi medici, e ancora l'abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo e ulteriori misure urgenti in materia di professioni sanitarie. Ci sono anche misure legate alla sperimentazione dei medicinali per l'emergenza epidemiologica da Covid-19, la proroga dei piani terapeutici e disposizioni riguardanti l'edilizia scolastica.

Gli altri provvedimenti nel Milleproroghe

Il tema Covid non è l'unico contenuto nel Milleproroghe. Nella bozza del decreto si dispone anche il rinvio al 2021 dell'adeguamento dei pedaggi autostradali (vincolati all'aggiornamento dei piani economici delle concessioni), la proroga delle assunzioni nella pubblica amministrazione, e tempi più lunghi anche per quanto riguarda l'esame per la patente di guida. Su questo ultimo punto la bozza afferma che per le domande presentate del 2020, la prova potrà essere svolta entro un anno dalla presentazione della richiesta: un allungamento dei tempi, appunto, concesso a causa delle difficoltà arrivate con l'emergenza coronavirus.

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