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Meloni non condivide le parole di Macron su Kiev: “L’ho detto anche a lui, bisogna stare attenti ai toni”

“Si deve fare attenzione ai toni che si usano. Non ho condiviso le parole di Macron e l’ho detto anche a lui”: lo ha detto Giorgia Meloni, parlando di alcune frasi del presidente francese, secondo cui l’Europa deve prepararsi alla guerra se vuole la pace.
A cura di Annalisa Girardi
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"Non ho condiviso le parole di Macron e l'ho detto anche a lui". A metterlo in chiaro è Giorgia Meloni, commentando le frasi pronunciate dal presidente francese, Emmanuel Macron, secondo cui l'Europa deve prepararsi alla guerra se vuole la pace. "Si deve fare attenzione ai toni che si usano. Però non vuol dire che non si debba fare ciò che è giusto. E bisogna stare attenti a come certe cose vengono vendute, tra virgolette", ha detto la presidente del Consiglio, ospite della trasmissione Fuori dal Coro, in onda questa sera su Rete 4. "Arrivo da un Consiglio Ue dove si parlava di protezione civile e mi ritrovo su diversi quotidiani che noi staremmo preparando l'Europa alla guerra, perché c'era un passaggio che diceva che bisogna mettere in cooperazione la risposta alla crisi ma si parlava di protezione civile", ha aggiunto.

Meloni ha poi ribadito la sua posizione sul sostegno a Kiev: "Respingo al mittente l'idea secondo cui chi cerca di aiutare l'Ucraina vuole la guerra e quasi quasi i russi che l'hanno invasa sono quelli che vogliono la pace". E ancora: "Chi cerca di aiutare l'Ucraina cerca di allontanare la guerra rispetto alla possibilità che arrivi nel cuore dell'Europa, perché se riuscisse quello che oggi dicono coloro che sostengono che l'Ucraina si deve arrendere, noi ci ritroviamo una guerra molto più vicina a casa nostra. Invece abbiamo fermato Vladimir Putin e, secondo me, se non molliamo lo costringiamo anche a sedersi a un tavolo delle trattative per cercare una pace giusta che è l'obiettivo che abbiamo".

La leader di Fratelli d'Italia ha anche parlato del terribile attentato al Crocus City Hall, vicino Mosca, chiedendo di fare molta attenzione alla propaganda del Cremlino: "L'attentato è stato rivendicato: quando si fa propaganda si può dare la colpa a chi si vuole, ma c'è qualcuno che lo ha dichiarato e del resto le modalità sono quelle che noi conosciamo. Non vedo come un attentato del genere potrebbe aiutare l'Ucraina o l'Occidente e anche noi dobbiamo fare attenzione a una certa propaganda".

Infine, la presidente del Consiglio ha concluso sottolineando come le modalità dell'attentato di Mosca siano drammaticamente simili a quelle già viste nell'attentato al Bataclan di Parigi: "Quello che è accaduto a Mosca è stato scioccante. Sono immagini che abbiamo già visto in altri contesti. Io ero a Parigi quando ci fu un attentato analogo al Bataclan, che fu anch'esso rivendicato dall'Isis. Chiaramente colpisce molto. A me ha colpito molto anche la dinamica: immaginare in una città blindata, in uno Stato che è coinvolto in un conflitto, quattro attentatori che entrano e uccidono decine di persone e si allontanano praticamente indisturbati, obiettivamente colpisce".

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