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Meloni conferma che l’Italia aumenterà le spese militari per rispettare gli impegni presi con la Nato

“Non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare la spesa militare. Non facciamo come i governi precedenti, noi la faccia ce la mettiamo convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la credibilità e la sovranità nazionale”: lo ha detto Giorgia Meloni intervenendo nell’Aula del Senato prima del Consiglio europeo.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo non ha alcuna intenzione di fare dietrofront sull'aumento delle spese militari. E nemmeno sull'invio di armi in Ucraina. A ribadirlo è Giorgia Meloni, intervenuta in Aula al Senato alla vigilia del Consiglio europeo che discuterà appunto, tra le altre cose, del sostegno a Kiev a oltre un anno dallo scoppio della guerra. La presidente del Consiglio ha quindi fatto sapere che l'Italia rispetterà gli impegni presi con l'Alleanza Atlantica e aumenterà la spesa militare fino al 2% del Pil. "Questo governo è abituato a difendere l'interesse nazionale: non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare i propri stanziamenti in spese militari, come hanno fatto i governi precedenti, magari di soppiatto, senza metterci la faccia. Noi la faccia ce la mettiamo convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la credibilità e la sovranità nazionale", ha detto.

Per poi ribadire: "La libertà ha un prezzo e se non sei in grado di difenderti, qualcun altro lo farà per te ma non lo farà gratuitamente, imporrà i suoi interessi anche a discapito dei tuoi e non mi pare sia mai stato un grande affare per nessuno".

Meloni ha poi parlato negli aiuti che l'Italia, con gli altri Paesi europei, continua a fornire all'Ucraina. Appena ieri il Consiglio Affari esteri ha approvato un pacchetto da due miliardi di euro in munizioni, da inviare a Kiev. La presidente del Consiglio ha parlato in particolare dei sistemi di difesa aerea che l'Italia si è impegnata a fornire entro la primavera, dicendo che questi sono degli "scudi che servono a difendere i civili".

La leader di Fratelli d'Italia ha poi detto di considerare "puerile la propaganda di chi racconta che l'Italia starebbe spendendo soldi per mandare armamenti sottraendoli alle necessità dei nostri concittadini, è falso e lo sappiamo tutti". E ancora: "L'Italia sta inviando materiali e componenti già in suo possesso, e che per fortuna non utilizziamo. Inviamo questo materiale per prevenire la necessità di dover un giorno utilizzarlo noi, lo facciamo anche per tenere la guerra lontana. Raccontare che si potrebbero aumentare le pensioni e ridurre le tasse è una menzogna che intendo chiamare con il suo nome".

Infine, Meloni ha lanciato un appello al resto dell'Unione europea, chiedendo a tutti i Paesi membri di restare uniti nel sostegno all'Ucraina. "È indispensabile l'unità dell'Ue di fronte alla guerra di aggressione russa all'Ucraina. Il popolo ucraino sta difendendo anche i valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra civiltà e le finalità stesse del diritto internazionale, senza cui sostituiremmo la forza del diritto al diritto del più forte", ha concluso..

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