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Maturità, Bianchi riflette sull’eliminazione degli scritti: solo orale anche dal prossimo anno

La nuova maturità, che consiste in un lungo orale che comincia con la discussione dell’elaborato, potrebbe essere confermata anche nei prossimi anni. “Vediamo come va, ci ragioniamo”, ha confermato il ministro Bianchi. A viale Trastevere si fa largo l’idea di cancellare gli scritti per come sono stati svolti finora, sostituendoli con l’elaborato, che viene prodotto in un mese con la supervisione di un docente.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La maturità emergenziale di quest'anno, alla fine, tanto emergenziale non è. Anche perché, altrimenti, non si rifletterebbe sull'idea di replicare la modalità di quest'anno negli anni a venire. Patrizio Bianchi è arrivato al ministero dell'Istruzione a pochi mesi dall'esame di maturità, e ha scelto di proseguire in continuità con lo scorso anno – prevedendo solo un orale – ma inserendo l'elaborato, che è il fulcro dell'esame. Non una semplice tesina, ha sempre ripetuto il ministro, ma piuttosto un percorso da studiare e un tema da sviscerare con la supervisione di un docente. Insomma, la pandemia di Covid potrebbe dare l'occasione a viale Trastevere di riformare gli esami di Stato, abbandonando per sempre la strada delle prove scritte.

Il ministro Bianchi, intervenuto ieri ad Agorà, non ha smentito, anzi, ha confermato che c'è un ragionamento in corso. "Abbiamo predisposto tutto per un esame di maturità che sia tale – ha spiegato – quest'anno abbiamo introdotto il fatto che da marzo i Consigli di istituto hanno predisposto un elaborato". Il messaggio che passa dall'Istruzione è chiaro: "Non è un esame a caso, ma un esame che parte da uno scritto pensato, ragionato, discusso". Insomma, non si vuole dare l'impressione avuta con l'esame emergenziale dello scorso anno. Nulla è deciso: "Guardiamo, vediamo come va, sto avendo riscontri positivi, è giusto avere tempo per articolare un pensiero complesso, ci ragioniamo – ha aggiunto Bianchi – Questa è la maturità che prepara al futuro".

Sull'eliminazione degli scritti, che desta parecchie perplessità, il ministro ha spiegato che l'elaborato li sostituisce nella loro funzione: "È importante sapere scrivere, altrimenti non si sa parlare". Bianchi ha aggirato anche le polemiche sul curriculum dello studente, che verrà introdotto quest'anno: "Faccio fatica a capire, viene chiesto ai ragazzi di esporre tutte le loro attività". Il curriculum dello studente "è il modo con cui i ragazzi presentano se stessi ed è il modo per insegnare loro a presentare se stessi e il loro lavoro".

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