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Manovra, salta (per ora) il taglio alle pensioni d’oro: deciderà il Parlamento

Il taglio alle pensioni d’oro non è previsto, almeno per il momento, nella legge di Bilancio. L’ultima versione del testo, quella firmata dal presidente della Repubblica, non prevede il taglio delle pensioni sopra i 4.500 euro mensili. Lega e M5s avrebbero comunque trovato un’intesa e la norma dovrebbe essere inserita durante l’esame parlamentare.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il taglio alle pensioni d’oro non c’è. O, quantomeno, è rinviato. L’ultima versione della legge di Bilancio, bollinata dalla Ragioneria di Stato e firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non contiene la norma tanto cara al MoVimento 5 Stelle sul taglio alle pensioni sopra i 4.500 euro lordi mensili. Una misura che doveva essere inserita in manovra, ma che per ora i due alleati di governo – M5s e Lega – hanno deciso di rinviare alla discussione in Parlamento. Il timore è quello che la norma non sia costituzionale: non si sarebbe riusciti a trovare un modo per mettere a punto la misura in modo tale che sia inattaccabile da un punto di vista giuridico.

Ma il problema non è solo costituzionale. Secondo quanto riporta l’Huffington Post c’è anche una motivazione politica: la Lega vorrebbe destinare i risparmi provenienti dal taglio alle pensioni d’oro a un Fondo da utilizzare in caso di ricorsi. I Cinque Stelle, invece, puntano a usare subito tutte le risorse per finanziare altre misure. Nella versione definitiva della legge di Bilancio, quindi, non c’è alcun riferimento ai tagli alle pensioni d’oro, ma ci si potrebbe tornare durante la discussione in Parlamento. L’ultima versione del provvedimento sul tavolo del governo prevedeva un taglio differenziato per tre fasce: il 6% in meno per chi ha un reddito tra i 90 e i 120mila euro, un taglio del 12% per chi è tra i 120 e i 160mila euro, e una riduzione sull’assegno previdenziale del 18% per chi supera questa soglia.

Accordo M5s-Lega: ci sarà taglio in Parlamento

Le due forze di governo, comunque, avrebbero poi trovato l’accordo sul taglio delle pensioni d’oro: la misura dovrebbe quindi essere inserita durante l’esame della legge di Bilancio in commissione parlamentare. Secondo quanto fanno sapere fonti di governo, l’intesa prevede che nel taglio non rientrino le pensioni contributive, quelle sotto i 90mila euro annui e le casse complementari.

Sul tema si è soffermato anche il sottosegretario allo Sviluppo economico, Dario Galli, intervenendo a Sky Tg 24 Economia: “Il testo presentato oggi è l'inizio su cui poi si discuterà per due mesi per arrivare prima della fine dell'anno alla stesura definitiva. Sulla questione pensioni d’oro c'è stata un approfondimento delle ragioni tecniche delle modalità per intervenire. Il taglio, se da un punto di vista di principio può avere le sue ragioni, dal punto di vista pratico e di diritto non è una cosa semplice. Immagino che ci sarà un'ulteriore riflessione nelle prossime settimane”.

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