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L’Ue contro AstraZeneca: “Deve onorare impegni con Bruxelles prima di esportare ancora i vaccini”

“Le aziende che esportano i vaccini lo devono poter fare solo dopo aver assolto i loro impegni. AstraZeneca deve prima di tutto recuperare e onorare il contratto con gli Stati membri prima di poter impegnarsi di nuovo nell’esportazione di vaccini anti-Covid”: lo ha chiarito la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.
A cura di Annalisa Girardi
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"Siamo alla terza ondata, in molti Paesi dell'Unione europea stanno aumentando di nuovo i contagi, specialmente a causa delle varianti. Ma per fortuna iniziamo a vedere l'impatto della campagna vaccinale sui decessi. Avremmo potuto essere molto più veloci se tutte le case farmaceutiche avessero rispettato gli impegni presi": con queste parole la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha commentato l'andamento della pandemia di coronavirus in Europa, al termine del Consiglio europeo.

Cosa hanno detto von der Leyen e Michel sui vaccini anti-Covid

Von der Leyen ha quindi sottolineato come AstraZeneca abbia consegnato meno dosi di quelle che erano state previste dai contratti stretti con Beuxelles. Per poi tornare a parlare della possibilità di bloccare l'export per l'azienda anglo-svedese: "Le aziende che esportano i vaccini lo devono poter fare solo dopo aver assolto i loro impegni. AstraZeneca deve prima di tutto recuperare e onorare il contratto con gli Stati membri prima di poter impegnarsi di nuovo nell'esportazione di vaccini. Siamo la regione mondiale che esporta più vaccini al mondo, e continueremo a farlo con il meccanismo Covax. Invitiamo gli altri Paesi a fare altrettanto". E ancora: "Vogliamo essere certi di avere la parte di vaccini che ci compete, perché dobbiamo poter spiegare ai cittadini che se le società esportano i vaccini al resto del mondo è perché stanno rispettando integralmente gli impegni presi e non c'è rischio per la sicurezza degli approvviggionamenti in Ue".

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, da parte sua ha invece comunicato che Bruxelles è pronta ad "aumentare sostanzialmente la produzione e la distribuzione dei vaccini anti-Covid nelle prossime settimane". Questo, infatti, "è assolutamente vitale", ha aggiunto Michel.

Draghi: "Cittadini ingannati dalle farmaceutiche"

Mario Draghi, che ha incontrato gli altri leader Ue in videoconferenza, durante il vertice ha parlato della campagna vaccinale contro il coronavirus ribadendo come non si possano fare sconti alle aziende farmaceutiche che non rispettano i contratti stretti con l'Ue. "I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche", avrebbe detto Draghi, a quanto riportano delle fonti europee.

Dove andranno le dosi trovate ad Anagni

Von der Leyen, sempre nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo, rispondendo alle domande dei giornalisti ha anche parlato delle dosi trovate ad Anagni. La presidente della Commissione ha spiegato che "la sostanza farmaceutica che è stata utilizzata per l'infialamento delle dosi nel sito italiano proveniva dalla Corea del Sud e dalla Cina" come previsto per "la a produzione dei vaccini per Covax". AstraZeneca, ha spiegato von der Leyen, ha comunicato che dei 29 milioni di dosi rinvenute, 13 milioni sono destinate a Covaz mentre 16 milioni saranno distribuite tra i diversi Paesi dell'Unione europea.

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