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L’impatto di Omicron sulla ripresa economica, per la Commissione Ue la crescita potrebbe rallentare

“Abbiamo ancora dati limitati, è possibile che nell’ultimo trimestre di quest’anno la velocità della ripresa possa rallentare”, ha detto il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, parlando degli effetti della variante Omicron sullo stato di salute dell’economia europea. Finora però, ha precisato Mario Draghi, sull’Italia non si vedono i segni di questo possibile impatto.
A cura di Annalisa Girardi
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La variante Omicron, contagiosissima, apre una nuova fase dell'epidemia. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa di fine anno. Tuttavia ha escluso che questo, almeno per l'Italia, possa avere implicazioni dal punto di vista economico. "È normale chiedersi, se la pandemia continua a diffondersi, se non potrà avere un impatto sulle previsioni di crescita del 2022. Finora non lo vediamo per l'Italia, mentre per la Germania ad esempio sì", ha detto.

Cosa ha detto Draghi su ripresa economica e variante Omicron

Draghi ha sottolineato che i due Paesi presentino un contesto ancora molto diverso: "C'è una situazione diversa, i contagi sono più gravi che in Italia, gli indicatori di sentimenti dei consumatori, degli investitori, degli imprenditori vertono in negativo in Germania. In Italia non abbiamo visto ancora nulla del genere. Molto dipende anche dal contenimento della pandemia. Quando dico che dobbiamo difendere la normalità, vuole dire che dobbiamo difendere anche la crescita, i posti di lavoro, prendere tutte le precauzioni possibili", ha aggiunto. Per le nuove proiezioni economiche, che chiaramente rifletteranno l'andamento della pandemia, è comunque ancora presto: "Non ci sono ancora nuove proiezioni, quelle che il governo ha fatto per il 2021 si sono dimostrate sbagliate per difetto, la crescita è stata parecchio più alta delle attese, tutti gli indicatori sono positivi".

Stesso discorso vale per l'inflazione: "Dipende tutto dalla diffusione dell'epidemia: può essere che questo non abbia direttamente effetto sull'inflazione o può essere invece che si arrivi a una situazione – io non penso ci si arrivi – come quella dello scorso anno in cui le imprese devono chiudere. Allora l'offerta di prodotti diminuisce ma diminuisce anche la domanda. Quindi dovremo vedere, ci sono comunque altri fattori che influenzano l'inflazione ad oggi molto più significativi", ha aggiunto.

L'allarme della Commissione europea

La commissione europea, però, lancia già l'allarme: "Abbiamo ancora dati limitati, è possibile che nell'ultimo trimestre di quest'anno la velocità della ripresa possa rallentare, valuteremo la situazione a gennaio-febbraio", ha commentato il commissario Ue per l'Economia, Paolo Gentiloni, parlando degli effetti della nuova variante sullo stato di salute dell'economia europea. "L'indice del sentimento economico mostra un rallentamento a dicembre, probabilmente a causa delle misure restrittive. Sono ancora convinto che non avremo conseguenze economiche paragonabili al primo lockdown, ma ciò non significa che non dovremo monitorare l'impatto molto da vicino", ha precisato Gentiloni.

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