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Letta: “Pd più vicino a Di Maio o a Conte? Partiamo dalle proposte, le alleanze vengono dopo”

Il segretario del Pd Enrico Letta commenta così la scissione avvenuta nel M5s: “Alla domanda che i grandi commentatori in queste ore si fanno se il Pd è più vicini a Conte o a Di Maio io rispondo che nel Pd si è più vicini al Pd”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Quali ripercussioni avrà il divorzio tra Di Maio e il Movimento Cinque Stelle sul ‘campo largo' e sull'asse Letta-Conte? La domanda è cruciale, in vista delle elezioni politiche del 2023, e viene posta al segretario del Partito Democratico Enrico Letta, che dovrà inevitabilmente fare i conti con la scissione che ha portato alla nascita del gruppo parlamentare Insieme per il Futuro, formato dai dimaiani che hanno seguito l'ex capo politico pentastellato, pronto a dar vita a un nuovo partito.

"Alla domanda che i grandi commentatori in queste ore si fanno se il Pd è più vicini a Conte o a Di Maio io rispondo che nel Pd si è più vicini al Pd. Rispondiamo alla sfida che sta capitando caricandoci la responsabilità di mettere in campo un progetto. Gli italiani più che di sapere con chi saremmo alleati, se li terremo insieme e se aggiungeremo anche Calenda, saranno sicuramente più interessati a sapere le nostre proposte", ha detto Letta, ospite di ‘Porta a Porta' in onda questa sera su Rai1.

"Il tema di fondo è che noi come Pd abbiamo una grande responsabilità: quella di mettere in campo un'idea di Italia per prossimi cinque anni. Io rifiuto l'idea che si debba partire dalle alleanze, per questo ho parlato di ‘campo'", cioè il terreno "in cui ci si mette a parlare di che Italia vogliamo, di cosa vuol dire il futuro della lotta al cambiamento climatico, della lotta alla precarietà, di cosa vuol dire di un Paese che deve ripartire economicamente. Le persone, i movimenti civici con i quali riusciremo a trovare un'intesa sulle cose da fare" saranno selezionate sulla base delle proposte, "così come abbiamo fatto nelle elezioni amministrative, tutte operazioni fatte su contenuti, su progetti", ha sottolineato ancora. "Questa cosa noi la faremo" anche per le elezioni politiche "e la faremo con chi sta con noi".

L'ex premier ha commentato così l'addio del ministro degli Esteri Di Maio al Movimento: "Era un po' che la situazione era tesa, quindi non mi ha colto di sorpresa. Ho parlato con entrambi (Conte e Di Maio, ndr), – ha proseguito Letta – mi è capitato di dire a entrambi di dire che essere uniti è un valore, noi" come Pd "abbiamo una certa esperienza di scissioni… Hanno ascoltato tutti e due ma evidentemente non ho nessun titolo per dare consigli" sul tema.

Letta teme però che la scissione nel M5s possa agevolare Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia: "Spero che tutto questo non vada a vantaggio del centrodestra, già è avvantaggiato nelle prossime elezioni, in queste 13 città che votano 10 sono amministrate dal centrodestra. È in vantaggio domenica e nei sondaggi".

"Dobbiamo rimontare – ha aggiunto parlando dei ballottaggi per le ammimistrative di domenica 26 giugno – spero che ognuno giochi la partita più efficace", ha aggiunto

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