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Letta dice che il discorso di Meloni in Spagna è stato vergognoso e inaccettabile

Il segretario del Partito Democratico attacca la leader di Fratelli d’Italia: “L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono comizi vergognosi e inaccettabili come quello di Giorgia Meloni in Andalusia”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"L'ultima cosa di cui il nostro Paese ha bisogno sono i comizi vergognosi e inaccettabili come quello di Giorgia Meloni in Andalusia". Ci va giù duro Enrico Letta, segretario del Partito Democratico ospite di Repubblica delle Idee a Bologna, sul discorso tenuto dalla leader di Fratelli d'Italia domenica scorsa in Spagna, dal palco di Vox. Meloni ha fatto una lunga lista di Sì e No, prendendosela con la "lobby Lgbt, l'identità di genere" e "l'immigrazione massiva". "Si prenda questo discorso – ha continuato il segretario dem – per capire cosa pensiamo noi su questi concetti e su questi temi". Questo è il modo più semplice, secondo Letta, per chiarire "la differenza tra destra e sinistra".

Letta ha indicato la strada prendendo proprio le distanze dalla destra: "Si vince e vinciamo se abbiamo un'idea migliore dell'Italia del futuro – ha sottolineato – In questo anno cercherò di mettere in campo le migliori idee e lo faremo con chi ci vuole stare e chi vuole costruire un'altra Italia, diversa dall'Italia dei Sì e dei No di Giorgia Meloni". Ora l'impegno del centrosinistra è rivolto ai ballottaggi delle elezioni amministrative – uno su tutti quello di Bologna, dove Damiano Tommasi può essere la sorpresa – del prossimo 26 giugno: "La gran parte delle città che vanno al ballottaggio sono di destra, quindi in questo momento serve solo massima coesione, del resto si discuterà di tutto con tutti solo dopo".

Al segretario del Partito Democratico hanno chiesto conto anche del durissimo dibattito interno al Movimento 5 Stelle, che oggi ha visto Conte e Di Maio scontrarsi a colpi di dichiarazioni: "Ovviamente il mio omologo è Giuseppe Conte – ha chiarito subito Letta – Io parlo, come giusto che sia, con tante persone, ma il mio omologo come segretario del partito è il presidente del Movimento, cioè Conte". Poi "con Di Maio parlo tante volte, evidentemente". Letta ha spiegato di non voler "mettere becco in discussioni di partito". E ha scherzato: "Non sono in grado di gestire tutte quelle che avvengono a casa mia, figuriamoci se mi metto a dire parole su quelle degli altri".

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