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Letta annuncia il congresso del Pd il 12 marzo e attacca il Terzo polo: “Stampella della destra”

Davanti alla direzione del Pd il segretario uscente annuncia il congresso per il 12 marzo. Nel suo discorso attacca il governo Meloni e il Terzo polo: “Sono stampella della maggioranza”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Enrico Letta si ripresenta davanti alla direzione del Partito Democratico, sempre dimissionario, per aprire la nuova stagione dopo la sconfitta elettorale. "Il no al fascismo è elemento costitutivo del nostro fare politica e del nostro impegno a rilanciare il ruolo della democrazia nel nostro Paese – comincia Letta – Oggi 28 ottobre 2022, cento anni dopo la marcia su Roma, comincia il percorso costituente del nuovo Pd". Si apre "una nuova fase della nostra storia, una storia di opposizione".

Tantissimi gli argomenti trattati dal segretario dem, a partire dal Covid: "Con le scelte annunciate ieri, un po' inattese, il messaggio del governo è di marcia indietro e retromarcia sulle misure che hanno a che vedere col il contenimento del virus. Il messaggio è ‘liberi tutti', il contrario a tutto ciò che è stato fatto in questi anni, salvando vite umane". Ma c'è spazio anche per il tetto al contante: "Aiuta chi può evadere contro gli interessi di chi non evade – accusa Letta – Il senso è di strizzare l'occhio a chi non possiamo considerare la parte del Paese che va avvantaggiata". E ancora, la lotta al cambiamento climatico definita "inesistente".

"Io sorrido quando leggo di una Meloni europeista e atlantista, io non lo vedo da nessuna parte", attacca ancora Letta. Poi se la prende con le altre opposizioni di Movimento 5 Stelle e Terzo polo: "Saremo sempre disponibili a coordinarci con le altre opposizioni, ma non a farci prendere in giro o a inseguire chi ha altre agende, quella parte di opposizione che ha già spostato le tende accanto alla maggioranza – sottolinea riferendosi ad Azione e Italia Viva – Chi fa un discorso di opposizione e passa tre quarti del tempo a parlare male dell'opposizione credo che sia una stampella della maggioranza". A Conte e i suoi tira una stoccata sulle manifestazioni per la pace in Ucraina: "Partecipiamo quando l'aspirazione alla pace parte non dal senso dell'equidistanza, ma dalla consapevolezza che c'è un'invasore che va sanzionato e il popolo ucraino va difeso".

"Il congresso costituente vincente è quello in cui oggi non si sa già chi lo vince – dice ancora Letta alla direzione dem – Non è mai accaduto fra di noi. In tutti i congressi, quando cominciavano si sapeva già chi aveva vinto e gli sfidanti lo facevano per tenere una bandiera di posizione". Il primo passo del congresso "è un appello alla partecipazione, che non sarà un appello a fare gli spettatori ma a decidere". E "per rendere la partecipazione la più larga propongo che si possa aderire fino all'ultimo momento utile". Le candidature alla segreteria nazionale dovranno essere presentate entro il 28 gennaio 2023, secondo quanto prevede l'ordine del giorno.

Poi Letta parla di un "manifesto di valori e dei principi" da scrivere entro gennaio. Poi "ci si confronti fra gli aderenti per votare i candidati e le candidate – continua – Due di loro, andranno alle primarie, che si potranno svolgere in una data che io ho immaginato sia il 12 marzo". Il 7 novembre "cominceremo con l'appello", poi "a metà novembre l'assemblea per votare gli aggiustamenti allo Statuto necessari a quello che ho detto adesso e poi il regolamento congressuale". Bisogna garantire al "nostro partito e alla nostra comunità di evolversi dentro un nuovo Pd che rapidamente sia in campo per dare battaglia".

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