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Ucraina, ambasciatore contro Conte: “Manifestazioni pace ipocrite”. La replica: “M5s mai ambiguo”

Tra Conte e l’ambasciatore d’Ucraina in Italia è scoppiata la polemica sulla manifestazione per la pace del 5 novembre: “Infantile e ambigua”, l’accusa. “Posizione del M5s sempre chiara sulla guerra”, la replica del leader.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Botta e risposta, a distanza, tra il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. Oggetto del contendere: la manifestazione per la pace lanciata dai grillini. Dopo aver formulato i complimenti al deputato pentastellato, Melnyk scrive – in una lettera pubblicata su Facebook dall'Ambasciata d'Ucraina – che nessuno più degli ucraini vuole la pace: "Chiederla è naturale e comprensibile, ma cosa intende chi la chiede oggi? – spiega – Suscitano preoccupazione i metodi e le condizioni con cui andrebbe raggiunta".

"È molto triste vedere come alcuni politici occidentali regalano i territori ucraini e calpestano l'eroismo della resistenza per far piacere al tiranno del Cremlino – continua l'ambasciatore – È infantile e conveniente trasferire la responsabilità alla parte che sta combattendo per la propria vita e per il proprio futuro, coprendosi di bellissimi slogan pacifici". E ancora: "La pace sostenibile e stabile semplicemente non può esistere senza giustizia". Fornire armi all'Ucraina "è l'unico modo efficace di raggiungere la pace".

Le manifestazioni vengono definite "una dimostrazione di viltà e ipocrisia". E chiede direttamente a Conte: "Tenga conto di questi argomenti mentre prepara la manifestazione del 5 novembre, ogni voce a sostegno della pace è importante, ma non si devono confondere aggressore e aggredito".

In serata arriva la replica del presidente del Movimento 5 Stelle. Dopo i ringraziamenti per aver riconosciuto la posizione del partito, Conte spiega: "Concordo nel condannare le posizioni di chi mostra riluttanza a chiamare la Russia un aggressore e chi arriva a confonderla con l'aggredito". Proprio per questo il Movimento "ha convintamente aderito alle sanzioni contro la Russia e alle politiche di sostegno all'Ucraina".

"Dopo otto mesi di confitto, tuttavia, riteniamo necessario che gli sforzi dell'Italia e dell'Unione Europea, insieme agli altri protagonisti della comunità internazionale, si concentrino adesso su un negoziato di pace, imprimendo una svolta che arresti l'escalation militare e, attraverso un immediato cessate il fuoco, trovi a una soluzione equilibrata, equa e sostenibile, in una prospettiva di pace e sicurezza", conclude.

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