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Elezioni europee 2024

Europee, M5s di Conte presenta simbolo con la parola ‘pace’, Calenda e Iv attaccano: “Qualunquismo”

Il M5s di Conte sceglie di includere nel simbolo per le elezioni europee la parola “pace”. Ma la scelta suscita polemiche. Calenda: “Che vergogna, la strumentalizzazione della parola pace”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le forze politiche sono alle prese in queste ore con il deposito dei simboli per le elezioni europee dell'8 e 9 giugno. I partiti e le liste elettorali possono registrare nome e simbolo al ministero dell'Interno presso la Direzione centrale per i servizi elettorali anche nella giornata di oggi, lunedì 22 aprile dalle 8 alle 16. Per le liste dei candidati il termine è il primo maggio.

Ieri, tra i partiti che hanno depositato il simbolo al Viminale, c'è stato anche il M5s, per mano del leader Giuseppe Conte: nel simbolo, oltre alla parola "Movimento" e le 5 stelle, c'è anche la scritta 2050, anno per la neutralità climatica, e la parola pace.

Alle Europee il M5s vuole offrire nelle sue liste "a tutti gli elettori dei nomi che corrispondono a storie e persone che saranno costruttori di pace in Europa", ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, uscendo dal ministero.

"Ci hanno attaccato, ci hanno infangato, in ragione del nostro impegno per la pace – ha sottolineato – hanno cercato anche di dividerci e addirittura di emarginarci e buttarci fuori dal Parlamento. Ma noi siamo qui più determinati di sempre, per riporre tutto il nostro impegno, tutte le nostre forze per una via d’uscita, a partire dal conflitto russo-ucraino per impostare faticosamente dei negoziati di pace che sono l’unica soluzione possibile rispetto a questo invio di armi ad oltranza e a questa escalation militare che invece non ci dà vie d’uscita. Siamo stati peraltro l’unica forza politica italiana che ancora qualche settimana fa ha votato coerentemente su questo punto al Parlamento europeo. E questo vale anche per Gaza dove fin dall’inizio abbiamo detto che per comprendendo la reazione all’attacco terroristico ignobile di Hamas del 7 ottobre, non è possibile una strategia militare come questa che il governo Netanyahu sta conducendo, con una carneficina inaccettabile a Gaza e addirittura nei prossimi giorni forse anche a Rafah".

"Noi dobbiamo assolutamente impostare una svolta e il nostro dibattito interno non è stato dove mettere il nome nel simbolo o dove candidare il premier di turno, è stato invece di scegliere di offrire a tutti gli elettori dei nomi che corrispondono a storie e persone che saranno costruttori di pace in Europa, richiamando l’impegno di tutti gli altri europarlamentari per una svolta negoziale che è l’unica possibile. Ed è per questa ragione che nel simbolo noi abbiamo inserito una parola tanto abusata da tutti, ma che conserva un significato forte e che dovrebbe motivare tutte le coscienze e ispirare la nostra azione politica".

Conte ha quindi mostrato il simbolo con la parola ‘pace’ e la data 2050, "l’anno della neutralità climatica". In un post sui social ha aggiunto: "Lasciamo ad altri le discussioni su dove scrivere il nome del leader o in quale circoscrizione candidarlo per prendere più voti. Io non farò votare il mio nome nella scheda elettorale perché sono stato già eletto al Parlamento italiano e non intendo prendere in giro gli elettori. Per queste Europee scriviamo sul nostro simbolo la parola per cui siamo stati e saremo in prima linea in Europa: #pace". Ma la scelta del Movimento di aggiungere l'hashtag con la parola ‘pace' ha subito scatenato polemiche.

"Che vergogna, la strumentalizzazione della parola pace, che in questo caso vuol dire resa a un dittatore fascista. L'essenza del qualunquismo. Disgustoso", ha attaccato su X il leader di Azione, Carlo Calenda.

"Caro Giuseppe Conte, più che scrivere ‘pace' nel simbolo sarebbe stato molto più coerente se avessi scritto un'altra parola, sempre di quattro lettere: resa", ha commentato su X Davide Faraone, capogruppo di Italia viva alla Camera. "Si, la pace è una cosa seria, ‘vivere in pace', anche. E per vivere in pace un popolo difende la sua terra dall'invasione di un prepotente autarca che vorrebbe sottometterlo negandogli la libertà. Tu hai invece sempre proposto – ha aggiunto il deputato Iv riferendosi sempre al leader M5s – la resa di questo popolo coraggioso e un occidente debole con Putin. Quella parola, su quel simbolo, e' usata a sproposito, sa di strumentale e di ipocrita, anche perché io che difendo l'eroica resistenza ucraina, non mi sento un guerrafondaio. La parola pace, caro Conte, dopo altre tre parole: ‘Putin go home'". 

"Giuseppe Conte strumentalizza il dramma della guerra mettendo la parola pace nel simbolo. Una pace che per lui è sinonimo di resa. La sua faccia di bronzo non ha eguali: tutto, pur di inseguire i sondaggi", ha scritto sempre su X la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva.

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