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News sul Rosatellum

Legge elettorale, no a preferenze e ritorno al “tedesco”. M5S protesta: “Scritta contro di noi”

Al primo voto in commissione Affari Costituzionali, il testo base del Rosatellum bis rimane invariato. Nessuna concessione per quanto riguarda il ritorno al sistema proporzionale alla tedesca e l’introduzione delle preferenze, entrambi gli emendamenti sono stati bocciati. Protestano M5S e Mdp, oltre agli altri partiti di opposizione contrari alla proposta di legge.
A cura di Charlotte Matteini
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Primo voto in commissione Affari costituzionali per la nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis, proposto dal dem Emanuele Fiano. In queste ore i parlamentari hanno votato alcuni dei 321 emendamenti totali presentati da ogni schieramento in preparazione della discussione generale che avverrà il prossimo 10 ottobre. Durante l'esame la commissione ha bocciato l'introduzione della doppia preferenza di genere per il listino proporzionale, proposta da Alfredo D'Attorre di Articolo 1 – Mdp, e uno per il ritorno al primo Rosatellum, ovvero al sistema proporzionale alla tedesca su cui le forze di maggioranza e opposizione convergevano all'inizio dell'estate, prima che l'accordo sulla legge elettorale sfumasse alla prima votazione in Aula. Su entrambi gli emendamenti proposti da Mdp il governo avevo preventivamente espresso parere negativo e la maggioranza a sostegno del Rosatellum bis – composta da Pd, Forza Italia, LegaNord, Alternativa Popolare e centristi – ha votato contro, bocciandoli. Di emendamenti a sostegno di un ritorno al proporzionale alla tedesca ne sono stati presentati svariati, sia dal Movimento 5 Stelle sia da Sinistra, oltre che da Mdp, ma il governo non ha alcuna intenzione di tornare a discutere della vecchia proposta di legge elettorale. Dei 321 emendamenti totali presentati al vaglio della Commissione, al momento nessuna modifica è stata presentata, dunque per ora l'impianto del Rosatellum bis rimane invariato. Il relatore della legge ha espresso parere negativo anche rispetto a vari altri emendamenti al testo base, tra cui quelli relativi al voto disgiunto,alle soglie di sbarramento, al numero dei collegi plurinominali e alla raccolta firme per la presentazione delle liste. L'esame in Commissione del testo di legge riprenderà mercoledì 4 ottobre.

Le proteste delle opposizioni

Durissima la protesta delle forze di opposizione e maggioranza, Mdp e Movimento 5 Stelle in testa: "Si è formata a sostegno del Rosatellum una maggioranza che spacca la maggioranza di governo e che non è nemmeno istituzionale, perché viene approvata una legge fatta apposta per colpire e isolare Mdp e per escludere il confronto con la principale forza di opposizione", ha protestato Alfredo D'Attorre al termine della seduta in commissione Affari costituzionali.

Ancora più dura la posizione del Movimento 5 Stelle, che denuncia: "Il Rosatellum Bis è un sistema elettorale che vi toglie la possibilità di scelta, il vostro voto non conta nulla. La vostra scelta, la vostra "X" non conta assolutamente nulla. È un modo di truffare il voto ai cittadini, in più non ci sono né preferenze né la possibilità di dire ‘voto Mario Rossi ma mi piace il MoVimento 5 Stelle è voto il simbolo del MoVimento 5 Stelle'. Avete capito che questo è un sistema che favorisce l'accozzaglia di forze politiche messe insieme solo per truffare gli elettori e i votanti, per portare una X dalla loro parte", tuona l'onorevole Toninelli.

"Avete capito che cosa hanno messo insieme? Se c'è una forza politica che ha un unico programma, un unico capo politico, un unico simbolo è il MoVimento 5 Stelle, basta guardare questa scheda per capire che scritta contro di noi. È un motivo sufficiente per dire no, ma non solo è scritta contro di noi, è scritta contro gli italiani, perché come lo era il porcellum, come lo era l'Italicum, anche questa legge elettorale qua, togliendovi la possibilità di voto è incostituzionale e va abbattuta".

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