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La giornata nazionale per le vittime del Covid sarà il 18 marzo, via libera della Camera

Via libera di Montecitorio alla proposta di istituire una Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Covid-19. Ora il testo è passato all’esame in Senato. Il giorno scelto è quello del 18 marzo, quando l’anno scorso gli autocarri militari uscivano da Bergamo carichi di bare. La Giornata sarà celebrata ogni anno e potranno essere organizzate diverse iniziative volte a promuovere il ricordo di chi non c’è più a causa della pandemia e la comprensione dell’impegno internazionale per contrastarla, specialmente nelle nuove generazioni.
A cura di Annalisa Girardi
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La Camera ha approvato la proposta di istituire una Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Covid-19 per il 18 marzo. Ora il testo è passato all'esame in Senato. L'iniziativa, si legge sul sito della Camera, vuole avere lo scopo di "conservare e di rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia". In relazione alla Giornata, si aggiunge, verranno previste delle attività celebrative, informative e di sostegno economico alla ricerca, così come verranno anche garantiti "adeguati spazi sul tema nell'ambio della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale".

La proposta che ha ricevuto il via libera da Montecitorio è riassunta nel testo unificato (A.C. 2451 ed abb., S. 1894) composto da 6 articoli. Il primo prevede appunto l'istituzione, nel 18 marzo (giorno in cui gli autocarri militari uscivano da Bergamo carichi di bare), di una Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus, per ricordare ogni anno le persone che non ci sono più a causa dell'infezione. In questa occasione viene previsto che nei luoghi pubblici e privati si osservi un minuto di silenzio dedicato a punto ai morti da Sars-Cov-2.

L'articolo 2 prevede poi che in occasione di questa giornata, per commemorare le lavoratrici ed i lavoratori morti in servizio durante l'epidemia, i dipendenti della Pubblica amministrazione possano "delegare l'amministrazione di appartenenza ad effettuare una trattenuta dell'importo corrispondente alla retribuzione loro spettante per una o più ore di lavoro in favore del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica". Un'iniziativa (a cui possono partecipare anche i dipendenti privati) volta a sostenere la ricerca scientifica, di cui questa pandemia ci ha dimostrato l'importanza fondamentale.

Il terzo articolo afferma invece la possibilità che lo Stato, le Regioni o gli enti locali, organizzino delle cerimonie, manifestazioni o iniziative, in coordinamento con le associazioni interessate, specialmente rivolte alle giovani generazioni, per favorire il momento del ricordo. L'articolo 4 riguarda nello specifico le attività didattiche organizzate dalle istituzioni scolastiche per promuovere la comprensione e l'apprendimento dei temi legati alla diffusione dell'epidemia di coronavirus e all'impegno internazionale per il suo contenimento. L'articolo 5 "rimette alla società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, secondo le disposizioni del contratto di servizio, il compito di assicurare adeguati spazi a temi connessi alla Giornata nazionale", mentre il sesto e ultimo articolo contiene la clausola di invarianza degli oneri finanziari.

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