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Italia blocca vaccini AstraZeneca a Australia, la replica: “Capiamo ansia, hanno 300 morti al giorno”

“In Italia, le persone muoiono al ritmo di 300 al giorno. E quindi posso certamente capire l’alto livello di ansia in Italia e in molti Paesi in tutta Europa. Sono in una situazione di crisi senza freni. Questa non è la situazione in Australia”: così il primo ministro australiano Scott Morrison sulla decisione di Roma di bloccare l’export di 250 mila dosi di vaccino AstraZeneca destinate a Canberra. “Questa è una dimostrazione di quanto bene continui a fare l’Australia rispetto alla disperazione di altri Paesi”, ha aggiunto il ministro delle Finanze, Simon Birmingham.
A cura di Annalisa Girardi
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L'Italia ha deciso di non inviare all'Australia 250 mila dosi di vaccino AstraZeneca, bloccando l'export del farmaco anti-Covid al di fuori dei confini dell'Unione europea. La ragione principale è semplice: in Ue ci sono stati troppi ritardi nelle consegne dei vaccini, che hanno lasciato gli Stati membri senza una buona quantità di dosi accordate. "In Italia, le persone muoiono al ritmo di 300 al giorno. E quindi posso certamente capire l'alto livello di ansia in Italia e in molti Paesi in tutta Europa. Sono in una situazione di crisi senza freni. Questa non è la situazione in Australia", ha commentato il primo ministro australiano Scott Morrison. Assicurando poi: "Questa particolare spedizione non era quella su cui avevamo fatto affidamento per il lancio della campagna vaccinale, e quindi continueremo senza sosta".

Il ministro della Salute, Greg Hunt, tuttavia ha annunciato che Canberra chiederà comunque alla Commissione europea, che aveva dato il via libera al blocco dell'export, di rivedere questa decisione. L'Australia ha già ricevuto 300 mila dosi del vaccino AstraZeneca, sviluppato in collaborazione con l'Università di Oxford e prodotto appunto in Ue. E anche se quanto accaduto non pregiudica certo la campagna vaccinale nel Paese, iniziata circa due settimane fa con la somministrazione del farmaco a medici e anziani, il governo australiano ha lanciato comunque un appello a Bruxelles affinché riveda questa disposizione. L'Australia avrebbe ordinato ben 53,8 milioni di dosi da AstraZeneca.

L'Italia è il primo Paese ad aver fermato una partita di vaccini destinata a un Paese extra-Ue. Una decisione legittima secondo il meccanismo di autorizzazioni che la stessa Commissione aveva messo a punto a fine gennaio, dopo che la farmaceutica britannico-svedese aveva annunciato un taglio delle dosi ai Paesi Ue nel primo trimestre dell'anno. Una riduzione che ha scombinato la campagna vaccinale di quei Paesi, come l'Italia, che facevano un grande affidamento sul vaccino di AstraZeneca.

Una scelta di questo tipo, però, a livello diplomatico, rischia di essere ingombrante. "L'Australia non è un Paese vulnerabile, questo non è un atto ostile da parte dell'Italia", ha precisato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Il ministro australiano delle Finanze, Simon Birmingham, ha replicato. "Questa è una dimostrazione di quanto bene continui a fare l’Australia rispetto alla disperazione di altri Paesi. Il mondo si trova al momento in un territorio inesplorato. Non è sorprendente che alcuni Paesi non rispettino le regole".

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