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Il viceministro Leo dice che estendere la flat tax ai dipendenti “è complesso”

“Vorremmo estendere la flat tax incrementale ai dipendenti ma i numeri sono robusti ed è più complesso farlo”: lo ha detto il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, affermando che abbia più senso utilizzare i “premi produttività” per questi lavoratori.
A cura di Annalisa Girardi
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Il centrodestra ha inserito nel programma di governo anche l'estensione della flat tax, misura cavallo di battaglia della Lega, ma ora le cose si starebbero dimostrando più complicate del previsto. In campagna elettorale, infatti, non si è parlato solo di aumentare la platea di partite Iva (arrivando fino a 100 mila euro di fatturato), ma anche della possibilità di applicare la flat tax ai dipendenti. Un intervento, però, complesso da realizzare. Lo dice anche il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, che ospite della trasmissione Quarta Repubblica ha detto: "Vorremmo estendere la flat tax incrementale ai dipendenti ma i numeri sono robusti ed è più complesso farlo".

Il viceministro ha comunque avanzato qualche ipotesi, in vista della manovra. "I dipendenti però – penso a quelli del settore privato – hanno il premio di produttività sul quale si applica un 10% fino a 3.000 euro. Possiamo lasciare il 10% fino a 3.000", ha detto. Per ora, tuttavia, non è nulla di definito: l'unica certezza è che si tratta comunque di una misura complessa da realizzare e che le risorse disponibili per la Legge di bilancio scarseggiano.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha assicurato che in manovra saranno presenti tutte le misure economiche proposte in campagna elettorale: da Quota 41 alla pace fiscale, passando appunto per l'aumento del tetto della flat tax. Tuttavia, i soldi a disposizione non sono molti e, come spiegato dallo stesso viceministro Leo, serviranno per contrastare il caro bollette, facendo slittare le altre priorità.

Ad ogni modo, la flat tax sarà confermata nella prossima Legge di bilancio, che il governo deve chiudere entro la fine dell'anno, anche se non è chiaro in che modo. Sull'allargamento ai dipendenti, le cose sembrano appunto più difficili da realizzare del previsto. Ma la tassa unica con aliquota al 15%, oggi applicata alle partite Iva sotto i 65 mila euro, potrebbe essere essere estesa ad una più ampia platea di autonomi alzando il tetto di reddito.

Come abbiamo detto, nel programma del centrodestra si parla di un aumento fino a 100 mila euro. Secondo il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, è però più probabile che si arrivi fino a 85mila o 90mila euro. Negli anni successivi, poi, questo tetto potrebbe essere alzato ulteriormente.

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