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Il piano del governo per riaprire tutta l’Italia entro il 2 giugno

Il ministro del Turismo individua la Festa della Repubblica come la data entro la quale dovrà riaprire quasi tutto. Il leghista Massimo Garavaglia spiega che si deve iniziare a programmare le riaperture a partire da aprile dove possibile, ma sul settore turistico chiede uno sforzo maggiore: anticipare il green pass europeo per garantire la circolazione. Non possiamo “perdere di competitività” rispetto agli altri.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È una questione di prospettive, perché è chiaro che gran parte del Paese non riesce più a reggere il peso della crisi economica. Questo vale soprattutto quel settore che da solo, nell’era precovid, rappresentava il 13% del prodotto interno lordo italiano e che ha pagato più degli altri il prezzo della pandemia: il turismo. L’Italia, tra le mete più ambite in Europa e nel mondo, rischia di perdere un treno che potrebbe risollevarla parzialmente dalla crisi economica. Ancora una volta dipenderà dall’andamento del contagio, ha messo in chiaro Draghi, ma il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, insiste su un punto fondamentale: il 2 giugno, per la festa della Repubblica, dovrà essere quasi tutto aperto. Ma attenzione: “È la data d’arrivo, non d’inizio”.

La stagione turistica deve ripartire prima possibile. Garavaglia lo ha spiegato in un’intervista alla Stampa, aggiungendo che comunque tutto dipenderà dall’andamento della campagna di vaccinazione. Ma è necessario programmare, secondo il ministro. “Penso che si potrà iniziare a dare delle date settore per settore, con dei protocolli che possono essere più stringenti in una fase iniziale e diventare più larghi con il passare del tempo”, ha spiegato Garavaglia. Le riaperture devono avvenire prima possibile “anche ad aprile, appena ci sono le condizioni”.

La chiave per viaggiare quest’estate sarà il green pass europeo, che però non ha ancora tempi certi o una data definita: “Si parla del 15 giugno, ma bisogna anticipare un po’ per garantire la circolazione nei tempi giusti e per programmare la stagione estiva”. In questo senso Garavaglia invita a ragionare sull’opportunità di creare le cosiddette isole Covid free, perché se la Grecia apre il 15 maggio a chi arriva con tampone negativo “mentre noi siamo fermi” allora “perdiamo di competitività”, ha avvisato il ministro del Turismo. Perciò bisogna lavorare per far partire la stagione estiva, e riaprire le spiagge con nuovi protocolli di sicurezza, già a partire dal mese di maggio.

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