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Il 27 marzo riapriranno cinema e teatri, ma solo in Sardegna

“L’apertura programmata del 27 marzo di cinema e teatri nelle zone gialle, che è rimasta in vigore, al momento si applicherà solo alla Sardegna, salvo che ci siano dei cambiamenti da qui a quel momento, ma mi sembra molto difficile”: lo ha comunicato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, aggiungendo di aver chiesto di rifinanziare le misure economiche a favore dei lavoratori della cultura e dello spettacolo nel decreto Sostegni.
A cura di Annalisa Girardi
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Immagine di repertorio
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I cinema e teatri riapriranno il prossimo 27 marzo, come aveva programmato il governo, ma solo in Sardegna. Cioè nell'unica Regione al momento in zona bianca. Lo ha affermato il ministro della Cultura, Dario Franceschini: "L’apertura programmata del 27 marzo di cinema e teatri nelle zone gialle, che è rimasta in vigore, al momento si applicherà solo alla Sardegna, salvo che ci siano dei cambiamenti da qui a quel momento, ma mi sembra molto difficile. Dunque, si prolungherà la crisi e bisogna continuare con una politica di sostegno", ha detto in audizione davanti alle commissioni Cultura di Camera e Senato.

Nel primo Dpcm di Mario Draghi era stata prevista la riapertura di cinema e teatri nella zona gialla, tuttavia con l'ultimo decreto questa è stata di fatto abolita. La soglia minima di misure restrittive è diventata quella della zona arancione almeno fino a Pasqua, una decisione che ha inevitabilmente fatto slittare la riapertura di cinema e teatri. Nessuna sorpresa d'altronde: il governo infatti, già pochi giorni dopo la firma del Dpcm, a fronte di un nuovo aumento dei contagi e di una preoccupante diffusione delle varianti del coronavirus, aveva subito iniziato a discutere di una stretta alle misure anti-contagio e restrizioni più severe. E mentre si parlava anche dell'ipotesi di un nuovo lockdown, diventava sempre più chiaro quanto fosse ancora lontana la riapertura generalizzata.

Spiegando quali sono le priorità e gli obiettivi del suo ministero, Franceschini ha parlato anche del Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle misure economiche che da subito il governo ha intenzione di approvare per sostenere la ripartenza: "Nel decreto Sostegni ho chiesto di rifinanziare le misure di sostegno per i lavoratori della cultura e dello spettacolo, in particolar modo quelli che non hanno un contratto a tempo determinato. Questo per garantire di superare questi mesi ancora difficili dove i luoghi della cultura rimangono chiusi e o con aperture parziali". Proprio i luoghi della cultura, ha proseguito il ministro, sono tra i più colpiti dalla crisi economica innescata dalla pandemia di coronavirus e dalle varie chiusure.

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