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I leader del G7 firmeranno un piano contro le future pandemie, oggi vertice Draghi – Biden

I leader del G7 oggi firmeranno la Carbis Bay Declaration, un documento in cui si impegneranno a prendere tutte le misure necessarie per prevenire future pandemie. Non parleranno però solo di coronavirus, ma anche di politica estera e specialmente di relazioni con Russia e Cina. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, inoltre, questa sera incontrerà il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un vertice bilaterale.
A cura di Annalisa Girardi
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Secondo giorno di lavori per i leader del G7, riuniti in Cornovaglia, che oggi firmeranno la Carbis Bay Declaration, un documento in cui si impegneranno a prendere tutte le misure necessarie affinché non si ripeta mai più un'emergenza sanitaria globale del calibro della pandemia di coronavirus. Si parla di impegni concreti per "impedire il ripetersi della devastazione umana ed economica provocata dal coronavirus": tra questi si punta anche a velocizzare i processi per sviluppare e autorizzare vaccini (fino a 100 giorni), trattamenti e diagnosi per ogni futura malattia, rafforzare la capacità di sequenziamento genomico e potenziare le reti di sorveglianza globali. Non solo: si parla anche di riformare l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Entro la giornata dovrebbe quindi arrivare il testo della dichiarazione sulla prevenzione di un'altra pandemia. Un impegno congiunto accolto positivamente dal direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus che ha anche annunciato che si prenderà in considerazione la proposta di Londra di creare un "Global Pandemic Radar". "Per sconfiggere veramente il coronavirus e riprenderci dobbiamo evitare che una pandemia come questa si ripeta. Ciò significa imparare le lezioni degli ultimi 18 mesi e farlo in modo diverso la prossima volta", ha commentato il premier britannico Boris Johnson.

Ma non si parlerà solamente di pandemia. Si farà anche il punto sulle relazioni del mondo occidentale con Russia e Cina, cercando di trovare una posizione unitaria. A questo proposito ai leader del G7 si uniranno anche quelli di Australia, Sudafrica, Corea del Sud e India. Sul tavolo anche possibili iniziative per contrastare l'azione espansionistica di Pechino. Un'alternativa alla Nuova Via della Seta promossa dal governo cinese, in altre parole. La proposta è arrivata da Washington e si chiamerà Build Back Better World e risponderà "all'enorme bisogno di infrastrutture in Paesi a basso e medio reddito".

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Ieri invece la giornata è stata dedicata alla ripresa economica, con Mario Draghi come lead speaker. Il presidente del Consiglio ha parlato della necessità di mantenere politiche di bilancio espansive anche se "prudente nel lungo periodo", investendo di più senza cadere negli errori del passato: questa volta, ha detto Draghi, bisognerà mantenere la coesione sociale che durante le crisi precedenti era stata ignorata. Questa sera Draghi avrà un vertice bilaterale con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

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