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Gregoretti, Gasparri accusa Conte: “È un bugiardo, prove evidenti contro di lui. Posso dimostrarlo”

“Conte è un bugiardo, le prove sono evidenti nei suoi confronti. Lo dimostro, lo posso sfidare pubblicamente”: così Maurizio Gasparri, presidente della Giunta per le immunità parlamentari del Senato che ha appena dato il via libera all’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro Matteo Salvini, torna ad attaccare Giuseppe Conte per il caso Gregoretti, affermando che anche il presidente del Consiglio fosse coinvolto.
A cura di Annalisa Girardi
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"Se in aula nessuno avrà nulla da obbiettare, verrà considerata approvata questa decisione e quindi la magistratura potrà processare Salvini. In Aula invece 20 senatori potrebbero presentare un ordine del giorno in dissenso dalle conclusioni raggiunte e si voterebbe. Ma vorrei entrare un attimo nel merito. Conte è un bugiardo, le prove sono evidenti nei suoi confronti. Lo dimostro, lo posso sfidare pubblicamente": queste le parole del presidente della Giunta per le immunità parlamentari del Senato, Maurizio Gasparri, che attacca il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito al suo coinvolgimento nel caso Gregoretti.

L'accusa di Maurizio Gasparri

Una vicenda in cui è stata appena approvata l'autorizzazione a procedere contro l'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per aver trattenuto per giorni i migranti a bordo della nave della Guardia Costiera, bloccata di fronte alle coste siciliane dopo aver soccorso i naufraghi nel Mediterraneo lo scorso luglio. Intervenendo questa mattina in diretta alla trasmissione di Giorgio Zanchini su Radio Anch'io, Gasparri ha raccontato: "Il 26 luglio, il giorno dopo l’arrivo della nave Gregoretti con i clandestini a bordo, il consigliere diplomatico di Conte, Benassi, manda una email a Massari, rappresentante diplomatico italiano a Bruxelles. I due si scrivono, è tutto il racconto è depositato agli atti. Il consigliere Benassi scrive nell’email: “Currently on the ship Gregoretti”, cioè in questo momento sono sulla nave Gregoretti. Quindi la Presidenza del consiglio sapeva che le persone erano sulla nave, ha chiesto questa suddivisione".

Gasparri aveva già accusato Conte di essere coinvolto nel caso quando aveva presentato in sede di Giunta la sua relazione (infine respinta) in cui chiedeva di negare l'autorizzazione a procedere contro l'ex ministro. Gasparri aveva puntato il dito contro il presidente del Consiglio, parlando di "un coinvolgimento politico-governativo di quest'ultimo, comprovato innanzitutto dalla assenza di qualsivoglia presa di posizione contraria sulla conduzione del caso Gregoretti da parte del ministro Salvini e sulle scelte dallo stesso operate". Gasparri aveva quindi affermato: "Il caso era notorio ed era su tutti i mass media e su tutti i giornali di quei giorni. Non era necessaria una comunicazione specifica di Salvini perché gli elementi della vicenda erano ravvisabili in toto dalla stampa".

La difesa di Giuseppe Conte

Giuseppe Conte, sebbene nella tradizionale conferenza stampa di fine anno avesse affermato di non essere effettivamente sicuro sul suo ruolo nella vicenda, ha poi replicato alle accuse di Gasparri affermando che la gestione dello sbarco fu una prerogativa dell'ex ministro Salvini: "Tutta la fase decisionale riguardante lo sbarco è stata gestita dall'allora ministro dell' Interno, che l'ha anche rivendicata, come attestano le dichiarazioni pubbliche dell'epoca. Peraltro la vicenda risale al luglio 2019, quando era già in vigore il cosiddetto decreto "sicurezza bis", fortemente voluto dal ministro Salvini proprio allo scopo di rafforzare la competenza del Viminale", ha asserito Conte.

Che ha poi aggiunto, in merito invece al suo intervento sulla redistribuzione dei migranti (ossia l'elemento centrale delle mail menzionate da Gasparri): "Quanto invece alle attività di redistribuzione dei migranti, mi è stata sollecitata la disponibilità a farmene carico ed è per questo che è stato coinvolto l' Ufficio diplomatico della Presidenza del Consiglio. Se qualcuno mi contesta il generale indirizzo politico sul tema delle migrazioni, sono pronto a risponderne. Le mie posizioni sul punto, formali e informali sono tutte documentate e non è mia abitudine sottrarmi alle responsabilità. Se però devo rispondere della specifica decisione riguardante lo sbarco di una nostra nave in un nostro porto, non posso affermare di essere stato coinvolto se questo non è avvenuto".

Stefani difende Salvini (e attacca Conte)

"Questa azione è comprovata, vi è la piena conoscenza da parte del Presidente Conte delle operazioni” “C’è un ministro che ha compiuto una operazione. Questa azione è comprovata, ci sono anche dei documenti, vi è la piena conoscenza da parte del Presidente Conte delle operazioni. Stiamo parlando di un’azione del Governo. Un’operazione fatta che era stata condivisa", ha invece affermato Erika Stefani, capogruppo della Lega nella Giunta per le immunità del Senato, intervenendo anche a lei su Radio Anch'io.

Ieri sera, dopo il via libera della Giunta a procedere contro Salvini, rigettando quindi la proposta di Gasparri, la senatrice del Carroccio aveva commentato: "La relazione proposta dal presidente Gasparri è tecnicamente ineccepibile. È del tutto evidente che nell'azione dell'ex ministro Salvini sussiste il preminente interesse nazionale ha agito nell'interesse della nazione e nel solco della collegialità. Salvini non ha nulla da nascondere. Dobbiamo quindi smascherare il bluff e andare al "vedo". Vediamo se l'Italia ha intenzione di condannarlo".

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