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Green Pass, tutti i nodi ancora da sciogliere: oggi il nuovo decreto arriva in Cdm

Oggi il nuovo decreto arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri, ma ci sono ancora moltissimi nodi da sciogliere sia tra governo e Regioni che all’interno della maggioranza. Ancora nessuna intesa sul Green Pass, con il centrodestra contrario ad estenderne l’utilizzo anche a bar e ristoranti al chiuso, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza e con lui il centrosinistra insistono per una stretta per prevenire una nuova impennata dei contagi, come sta accadendo in molti altri Paesi europei.
A cura di Annalisa Girardi
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Il nuovo decreto del governo, con le nuove regole sul Green Pass , i parametri rivisti per i colori delle Regioni e la proroga dello stato di emergenza, dovrebbe arrivare oggi in Consiglio dei ministri dopo giorni di confronto tra governo e Regioni, ma anche e soprattutto tra le forze politiche dell'esecutivo. La maggior parte dei nodi ancora da sciogliere riguardando il Green Pass, con il centrodestra contrario ad estenderne l'utilizzo anche a bar e ristoranti al chiuso, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza e con lui il centrosinistra insistono per una stretta che possa prevenire una nuova impennata dei contagi, come sta accadendo in molti altri Paesi europei. Insomma, le posizioni rimangono distanti e il tempo stringe: il Cdm è infatti confermato per oggi e le intenzioni sarebbero quelle di varare il decreto entro la settimana, in modo che le nuove regole possano potenzialmente entrare in vigore già dalla prossima.

Ma, come abbiamo detto, restano ancora tante questioni aperte. Anche i governatori delle Regioni insistono perché il Green Pass resti limitato a tutti quei contesti dove è previsto un grande afflusso di persone e dove è più complicato assicurare il rispetto del distanziamento e delle altre misure di sicurezza. Quindi grandi eventi sportivi, concerti, discoteche: insomma, la proposta dei presidenti regionali è quella di ricorrere al passaporto sanitario per consentire la ripartenza in sicurezza di tutte quelle attività che per ovvie ragioni continuano ad essere chiuse o comunque limitate.

Ma il ministro Speranza, appoggiato dai leader del centrosinistra, da Enrico Letta a Matteo Renzi, chiede che si segua il modello francese con un uso più esteso del Green Pass prima di ritrovarsi nuovamente con un'alta circolazione del virus che costringerebbe a chiusure e restrizioni. Da Palazzo Chigi si cerca un compromesso: si è parlato, ad esempio, della possibilità di limitare la stretta alle zone colorate (quindi non a quella bianca) o di lasciare ancora un po' di tempo perché tutti possano vaccinarsi, definendo già però quali saranno le regole da settembre che prevederanno un utilizzo estensivo del Pass.

Nel frattempo, però, si è deciso di rimandare la discussione per quanto riguarda il Green Pass nei mezzi di trasporto locale: nel decreto che sarà discusso oggi si parlerà solo di rendere obbligatoria da subito la Certificazione per treni a lunga percorrenza, navi e aerei, ma per ora nulla cambierebbe su autobus e metropolitane. Se ne riparlerà a settembre. Stesso discorso sul Green Pass a scuola e l'obbligo vaccinale per gli insegnanti, che non dovrebbe essere oggetto di questo decreto.

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