142 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Frattura nel M5s, Bugani si dimette da segreteria Di Maio: “Non sono attaccato a poltrona”

Massimo Bugani si è dimesso da vicecapo della segreteria di Luigi Di Maio: una frattura interna al Movimento 5 Stelle nata da un’intervista in seguito alla quale al socio della Casaleggio è stato dimezzato lo stipendio: “Non c’era più fiducia in me, io non sono aggrappato ai contratti e allora ritengo doveroso dare anche le mie dimissioni”.
A cura di Stefano Rizzuti
142 CONDIVISIONI
Immagine

Consigliere comunale a Bologna. Vicecapo della segreteria particolare di Luigi Di Maio a Palazzo Chigi. Socio della Associazione Rousseau e vicino a Davide Casaleggio. Massimo Bugani nel Movimento 5 Stelle non si può certamente definire come una persona di poco conto. Ma oggi si è consumata una frattura tra lui e il capo politico pentastellato. Bugani ha annunciato le sue dimissioni da vicecapo della segreteria particolare e l'ha fatto attraverso un’intervista al Fatto Quotidiano. Bugani si è dimesso anche da coordinatore del M5s in Emilia Romagna, dove nei prossimi mesi si andrà al voto per le elezioni regionali.

Bugani racconta nell’intervista quando ha sentito i primi avvertimenti, quando ha colto i segnali di rottura per la prima volta: “Di Maio non mi ha perdonato: è iniziato tutto dopo la mia intervista al Fatto del 19 giugno, in cui auspicavo unità nel Movimento e sostenevo che Di Maio e Di Battista non sono alternativi ma complementari. Poche ore dopo mi chiesero di non rilasciare più interviste e non capisco perché, visto che io non volevo certo mettere in difficoltà Luigi. Ritenevo doveroso richiamare alla compattezza in un momento difficile e invitare a non puntare il dito contro Di Battista o altri”.

È stato in quel momento che ha capito che il suo ruolo “veniva messo in discussione e che non c'era più fiducia in me. E nel giro di qualche giorno mi hanno fatto sapere che il mio stipendio da vicecaposegreteria sarebbe stato dimezzato per contenere le spese: da 3.800 a 1.600 euro. Ma io non sono aggrappato ai contratti e allora ritengo doveroso dare anche le mie dimissioni”. Non solo, perché la situazione è persino peggiorata quando Bugani ha attaccato pubblicamente il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, che ha autorizzato il passante autostradale di Bologna, ritenuto inutile dal M5s e contro cui si è battuto tutto il Movimento in consiglio comunale nel capoluogo. Bugani sembra poi voler rivendicare, a chiusura dell’intervista, i suoi buoni rapporti con parte del M5s, tra cui anche alcuni dei suoi più importanti esponenti: “Ho informato delle mie dimissioni Grillo, Casaleggio, Di Battista e altri amici ma quello che ci siamo detti resterà tra noi”.

142 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views