101 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Dino Petralia sarà il nuovo capo delle carceri: chi è il magistrato antimafia che guiderà il Dap

Dino Petralia, magistrato antimafia e procuratore generale presso la Corte di appello di Reggio Calabria, sarà il nuovo capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. È stato scelto dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dopo le dimissioni di Basentini. ll suo vice sarà Roberto Tartaglia.
A cura di Stefano Rizzuti
101 CONDIVISIONI
Immagine

Sarà il magistrato siciliano Dino Petralia il nuovo capo del Dap, dopo le dimissioni di Francesco Basentini. La scelta del ministro della Difesa, Alfonso Bonafede, è quindi caduta sul procuratore generale della Corte di appello di Reggio Calabria. Bonafede, infatti, ha chiesto al Csm il collocamento fuori ruolo del procuratore generale presso la Corte di appello di Reggio Calabria per poterlo destinare al ruolo di capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, secondo quanto comunicato dallo stesso ministero di via Arenula.

Petralia a capo del Dap, la scelta di Bonafede

Il ministro della Giustizia, interpellato dall’Ansa, commenta così la decisione di Petralia come nuovo capo del Dap: “In attesa della risposta del Csm posso solo dire che Petralia è un magistrato che ha speso la sua vita per la giustizia e la lotta alla mafia. Approfitto per fare gli auguri di buon lavoro a Roberto Tartaglia, visto che oggi ha preso possesso della nuova carica”, ovvero quella di vice dello stesso Petralia.

Dap, chi sono Dino Petralia e Roberto Tartaglia

Petralia è originario di Trapani, ha 67 anni ed è stato componente del Csm dal 2006 al 2011 e poi consulente della commissione parlamentare Antimafia. Prende il posto di Basentini, che si è dimesso dopo le polemiche per la gestione dei penitenziari, soprattutto per due motivi: le rivolte scoppiate nelle carceri e poi le scarcerazioni dei boss mafiosi. Vicedirettore del Dap sarà invece Roberto Tartaglia, già autorizzato al suo nuovo incarico dal Csm: anche lui è un magistrato antimafia. È stato per dieci anni sostituto procuratore della Repubblica a Palermo, gestendo i casi di molti detenuti al 41-bis: da Salvatore Riina a Leoluca Bagaralla, passando per i fratelli Graviano.

101 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views