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Dino Giarrusso: “Democrazia diretta? È sacra, se non sarà Rousseau ci serve altra piattaforma”

“La democrazia diretta per me è sacra e quindi se non sarà Rousseau (e temo che non sarà più Rousseau) ci deve essere un’altra piattaforma. Poi io penso che ci debba essere anche una struttura del Movimento. Sono felice che lo guidi Giuseppe Conte, ma bisogna fare tutto secondo le regole come abbiamo sempre predicato”: così, in un’intervista con Fanpage.it, l’eurodeputato Dino Giarrusso ha commentato le ultime vicende interne al Movimento Cinque Stelle.
A cura di Annalisa Girardi
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"Il Movimento Cinque Stelle, agli Stati generali, che sono stati ormai sei mesi fa, ha scelto di darsi una guida collegiale e avremmo dovuto votare questo organo collegiale. Io personalmente sono molto felice che Giuseppe Conte guidi il M5s, perché lo ritengo una grande risorsa per l'Italia, non solo per il Movimento": così l'europarlamentare del M5s, Dino Giarrusso, ha commentato le ultime vicende interne che stanno riguardando il partito fondato da Beppe Grillo in un'intervista con Fanpage.it. Parlando dell'ex presidente del Consiglio, Giarrusso lo ha definito "il sogno che per decenni ha accarezzato tutti quegli italiani che non amavano la politica politicante". E ancora: "È un uomo della società civile che ha l'opportunità di gestire la cosa pubblica e si rivela un grande politico, migliore dei politici di professione".

Il deputato europeo ha quindi rimarcato l'endorsement a Conte, sottolineando però che "anche per evitare cavilli legali e queste cose un po' penose che stanno succedendo, bisogna fare tutto secondo le regole, come il Movimento ha sempre predicato e fatto". Secondo Giarrusso, sulla guida di Conte tutto il Movimento dovrebbe essere d'accordo: "Mi auguro che non ci sia nessuno di noi che voglia ritardare il processo di rinnovamento, e se c'è sta sbagliando di grosso. Non so se chi sta portando avanti questo conflitto si renda conto delle responsabilità che ha".

Parlando invece dell'Associazione Rousseau, dopo il recente divorzio tra piattaforma e partito, ha aggiunto: "La democrazia diretta per me è sacra e quindi se non sarà Rousseau (e temo che non sarà più Rousseau) ci deve essere un'altra piattaforma. Poi io penso che ci debba essere anche una struttura del Movimento".

Infine, rispondendo invece a una domanda sulle alleanze del Movimento, Giarrusso ha detto che queste "vadano sempre valutate volta per volta". In altre parole, anche se l‘intesa con il centrosinistra di Partito democratico e Leu sta diventando sempre più strutturale per molti versi, ogni caso va valutato a sé. "È giusto alle nazionali immaginare un blocco che si opponga all'ipotesi di avere Berlusconi, Salvini e Meloni al governo. Ma se poi in una Regione o in un Comune, vedi Roma, il centrosinistra non riesce ad avere il coraggio di dire "Io appoggio Virginia Raggi", allora noi facciamo la nostra strada". E sul posizionamento ideologico del Movimento ha concluso: "Noi non ci definiamo di destra o di sinistra, ma portiamo avanti i temi dell'etica, dell'onestà e delle possibili riforme".

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