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Il ministro Speranza: “Coronavirus gestito come colera e peste, da Italia risposta più efficace”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferisce alla Camera dei deputati sulla situazione del Coronavirus, spiegando che l’Italia ha risposto in modo efficace all’epidemia, attivando tutti i controlli preventivi. Speranza, inoltre, ricorda che il virus, pur essendo classificato come di tipo B, sia stato trattato come colera e peste, quindi di tipo A.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferisce alla Camera sulla situazione del Coronavirus e sulle misure di prevenzione che l’Italia ha adottato in questi giorni. Innanzitutto Speranza sottolinea un aspetto riguardante il trattamento riservato dalle autorità cinesi e internazionali al Coronavirus, considerato di tipo B, “al pari della Sars, ma gestito come se fosse di classe A, la stessa di colera e peste”, sottolinea il ministro. Tanto che sono state predisposte, in Cina, misure speciali per le cure dei pazienti, con la costruzione di un nuovo ospedale “che dovrebbe essere pronto a inizio febbraio” e l’annuncio della costruzione di un secondo ospedale.

Coronavirus, la situazione in Italia per Speranza

Speranza rassicura sulla gestione dell’emergenza in Italia: “Noi siamo in costante collegamento con l’Oms. Tra i Paesi occidentali l’Italia è la più fornita e la più attenta” per le azioni da mettere in campo. Il ministro ricorda come l’Organizzazione mondiale della sanità non abbia dichiarato un’emergenza di sanità pubblica internazionale, ma l’Italia ha comunque “attivato misure di prevenzione: dei 3 Paesi europei, Italia, Inghilterra e Francia, che avevano voli diretti da Wuhan, solo l’Italia ha effettuato controlli preventivi. Il nostro Paese ha immediatamente pianificato misure di controllo”. La procedura per le verifiche di eventuali casi è stata resa più severa con il proseguire dell’epidemia in Cina.

Il ministro della Salute sottolinea ancora: “L’operato del ministero è in linea con quanto raccomandato dall’Oms, il quale ha fornito alcune raccomandazioni per essere preparati al contenimento, all’isolamento e alla gestione dei casi, tutti aspetti già coperti dalle misure adottate”. Quello che chiede ancora Speranza è una collaborazione tra tutte le istituzioni e anche tra gli stati nazionali e le organizzazioni internazionali, “attuando con rigore e tempestività le migliori prassi idonee a evitare diffusione del virus”. Sforzi che devono essere portati avanti anche a livello nazionale, con “un dialogo costruttivo tra governo e Parlamento, anche come segno visibile di unità su una materia così delicata”.

Il Coronavirus e le persone più a rischio

Speranza ha iniziato il suo intervento parlando del virus, di come si sia diffuso e di quali siano state finora le conseguenze, ribadendo i dati delle autorità cinesi sui 170 morti e gli oltre 7mila casi accertati. “L’attuale crisi – spiega il ministro – è determinata da un nuovo Coronavirus che ha provocato alcuni casi di polmonite virale a Wuhan. è simile ma diverso da quello della Sars”. Si tratta di una forma influenzale che può essere lieve ma può anche “diventare grave soprattutto in persone con situazioni già esistenti come patologie respiratorie e anche le persone anziane sono più suscettibili”.

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