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Come si tornerà nelle università a settembre: tutte le nuove regole per il rientro in aula

Mascherine obbligatorie anche in aula, prenotazione del posto a sedere a lezione, didattica mista (di presenza e online) e nuove regole per tutte le attività, esami compresi. Anche l’università riprenderà a settembre con le attività di presenza, ma con nuove regole da rispettare, contenute nelle linee guida con tutte le indicazioni da seguire per gli atenei e per gli studenti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Prenotazione dei posti in aula, uso obbligatorio delle mascherine, capienza ridotta con didattica mista (sia in presenza che da remoto) e flussi differenziati per ingresso e uscita. Anche l’università si appresta a ripartire a settembre, con il ritorno delle lezioni di presenza: le regole per la ripresa di lezioni ed esami sono contenute nelle linee guida che seguono le indicazioni del ministro Gaetano Manfredi. “Avremo una parte dei corsi in presenza, così come le attività di laboratorio, alcuni corsi verranno ancora tenuti a distanza, anche per garantire la continuità didattica”, spiega Manfredi. La modalità, quindi, sarà mista. Con la didattica a distanza che servirà sia per chi ha difficoltà negli spostamenti sia per chi ha patologie particolari, ma anche per ridurre gli affollamenti e permettere di avere il distanziamento di un metro in aula. I posti occupati non dovranno essere più del 50% della capienza.

La capienza dell’aula e la prenotazione del posto

Le aule saranno piene a metà. Non si potrà utilizzare tutti i posti a sedere e per questo motivo sarà necessario prenotare prima. Molti atenei stanno organizzando i sistemi per partecipare alle lezioni, creando piattaforme ad hoc su cui prenotare i posti a sedere in aula. Alcune si sono già attrezzate e hanno deciso come organizzare la didattica mista. A Firenze, per esempio, le matricole seguiranno le lezioni di presenza prenotando il posto in aula, mentre gli studenti degli altri anni avranno una frequenza su turni.

Le mascherine obbligatorie e le regole in aula

Gli studenti dovranno sempre indossare le mascherine, con l’uso obbligatorio anche all’interno delle aule. E comunque sempre all’interno delle strutture didattiche degli atenei. In aula le postazioni occupate dovranno essere a distanza di un metro l’una dall’altra e tutti gli spazi dovranno essere sanificati quotidianamente. In aula ci deve anche essere un frequente ricambio d’aria, con l’apertura delle finestre almeno due volte al giorno. In ogni aula e negli spazi comuni devono essere installati i dispenser di gel igienizzante.

Le altre regole per il rientro all’università

Gli atenei dovranno prevedere dei flussi diversificati per entrata e uscita nelle loro sedi. Inoltre dovranno cercare di gestire gli spazi in modo da evitare assembramenti, per esempio all’esterno delle aule. Per farlo devono anche definire prima le capienze di tutte le aree a disposizione. Si dovrebbero, inoltre, prevedere orari diversi per l’inizio delle lezioni, per evitare affollamenti. In caso di febbre o sintomi gli studenti non potranno frequentare l’università. Non ci sarà la rilevazione delle temperature, che sarà affidata alla responsabilità individuale. Se dovesse emergere all’interno dell’università un caso sospetto, questo dovrebbe essere immediatamente isolato e si devono contattare le autorità sanitarie. L’eventuale chiusura del corso sarà da valutare caso per caso.

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