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Cartelle esattoriali, prorogato lo stop fino al 30 giugno: i pagamenti entro il 2 agosto

Con il decreto Sostegni bis il governo Draghi ha rinviato nuovamente le scadenze delle cartelle e dei pagamenti. Le nuove notifiche sono rimandate oltre il 30 giugno – si tratta di 40 milioni di atti -, così come i versamenti non effettuati che sono scaduti dall’8 marzo 2020 ad oggi. Sembra però difficile che il governo decida di far ripartire la macchina del fisco nel pieno della stagione turistica, ed è altamente probabile che ci sarà un nuovo rinvio più avanti, in attesa della riforma che ci chiede la Commissione europea.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Un nuovo rinvio per le cartelle e i pagamenti. Il decreto Sostegni bis conferma la linea dell'ultimo anno, continuare a rimandare le scadenze che però, più si rimandano, più diventano problematiche. Secondo gli ultimi dati diffusi si tratterebbe di una mole di cartelle tra i 30 e i 40 milioni, che ancora non sono state notificate ai destinatari e che non verranno inviate prima della fine di giugno. Stessa sorte spetta ai pagamenti già in corso, con i conti che andranno regolati entro un mese dalla scadenza del blocco. Sembra difficile, però, che queste scadenze vengano realmente rispettate, come già successo in passato. Le strade sono due: o una lunga rateizzazione o un nuovo rinvio in attesa della riforma fiscale sempre più imminente, ma il rischio è che – tra pendenze vecchie e nuove – scoppi una vera e propria bomba. Il tutto scatterebbe, se non ci fossero ulteriori misure, nei mesi in cui il settore turistico dovrebbe rilanciarsi anche e soprattutto grazie ai viaggiatori italiani.

Stop alle cartelle e pagamenti rinviati: le nuove scadenze

Il decreto Sostegni bis proroga fino al 30 giugno 2021 lo stop all'invio di nuove cartelle esattoriali che, di fatto, non vengono notificate dall'8 marzo del 2020. La sospensione dei versamenti che scadevano tra l'8 marzo del 2020 e il 30 aprile 2021 viene anch'essa prorogata al 30 giugno: che siano cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo o avvisi di addebito Inps. Ma anche il pagamento delle rate dei piani di dilazione. Ora il punto sono le scadenze: perché i pagamenti degli atti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successione alla fine della sospensione. Dato che il 31 luglio è un sabato, la scadenza è rimandata al 2 agosto.

Sospesi procedure di riscossione e pignoramenti

Gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti effettuati prima del 19 maggio 2020 – data di entrata in vigore del decreto Rilancio – su salari, pensioni e altre indennità legate al lavoro restano sospesi fino al 30 giugno 2021. Perciò le somme pignorate non possono essere rese indisponibili al debitore fino alla fine di giugno, dal 1 luglio verranno ristabiliti gli obblighi. Sospese fino al 30 giugno anche le verifiche di inadempienza delle Pubbliche amministrazioni e delle società che sono prevalentemente partecipate dallo Stato.

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