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Ballottaggio elezioni comunali, non servirà il green pass per scrutatori e presidenti di seggio

Una circolare del Viminale, inviata in extremis, risolve la questione del green pass nei seggi. Al ballottaggio niente obbligo di certificazione verde per scrutatori, presidenti di seggio e rappresentanti di lista, così come al primo turno. Si temeva il rischio caos, con possibili defezioni dell’ultimo minuto che avrebbero potuto fermare le operazioni di voto.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Scrutatori, presidenti di seggio e rappresentanti di lista non avranno obbligo di green pass. C'era la paura di un rischio caos, ma un intervento del Viminale in extremis ha risolto la situazione. Nei 76 Comuni che andranno al voto, tra i quali ci sono Roma, Torino e Trieste, non sarà richiesta la certificazione verde ai componenti dei seggi. Nelle scorse ore si era temuto che si potesse andare incontro a defezioni dell'ultimo minuto e difficoltà nel voto, anche per ciò che avrebbe riguardato eventuali controlli da effettuare. La paura, sostanzialmente, era concentrata su presidenti e scrutatori, che se non si fossero presentati perché sprovvisti di green pass avrebbero di fatto bloccato le operazioni di voto. Anche perché, anche se pochi giorni, i componenti dei seggi vengono equiparati a lavoratori della pubblica amministrazione, per i quali c'è obbligo di green pass da oggi 15 ottobre.

Nel tardo pomeriggio, però, una circolare inviata ai prefetti dal ministero dell'Interno ha risolto la situazione. Nessun obbligo di green pass per i componenti dei seggi e per i rappresentanti di lista accreditati per il turno di ballottaggio delle elezioni comunali in programma domenica e lunedì, il 17 e il 18 ottobre. La circolare è firmata dal capo Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell'Interno, Claudio Sgaraglia, che spiega che ciò "assicurerà la continuità delle funzioni svolte". Insomma, così come non c'era l'obbligo al primo turno, anche il ballottaggio si svolgerà senza green pass.

L'obbligo di green pass, invece, resta per i componenti dei seggi ospedalieri e per la raccolta del voto domiciliare, dedicati ad esempio per chi è positivo al Covid o in quarantena. Nei seggi normali si continueranno a seguire i protocolli di sicurezza contro il Covid già utilizzati al primo turno: obbligo di mascherina, distanziamento, ricambio d'aria e sanificazione. Ovviamente per i cittadini che vanno a votare il green pass non è obbligatorio.

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