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Pescara, svolta nell’omicidio di Alessandro Neri: DNA femminile sui vestiti del ragazzo

L’esito degli accertamenti dei Ris sugli indumenti di Alessandro Neri, il 28enne trovato cadavere lo scorso 9 marzo alla periferia di Pescara, ha rilevato la presenza di DNA femminile, di natura non specificata. A sparare i due colpi di pistola che hanno ucciso ‘Nerino’, dunque, potrebbe essere stata una donna. Sentite nuovamente le amiche della vittima.
A cura di Angela Marino
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DNA femminile sui vestiti di Alessandro, sentite nuovamente tutte le amiche della vittima: questa la svolta nell'omicidio di Alessadro Neri, il 28enne scomparso da Spoltore i primi giorni marzo e trovato cadavere venerdì 9 marzo alle porte di Pescara.  L'assassino, dunque, potrebbe avere il volto di una donna.

Ad accendere la nuova pista – quella del delitto passionale – l'esito degli accertamenti dei Ris sugli abiti del ragazzo ucciso con due colpi di pistola a Fosso di Vallelunga, dopo diversi mesi di indagine. Le investigazioni erano partite da quella Cinquecento cabrio rossa trovata parcheggiata nel centro di Pescara poche ore dopo la scomparsa e si erano estese alla cerchia familiare, portando al sequestro di alcuni autoveicoli in uso ai parenti di Alessandro, i Lamaletto.

Delitto passionale?

Alessandro Neri, ‘Nerino' come lo chiamavano gli amici, è il figlio di Laura Lamaletto e nipote di Gaetano, imprenditore abruzzese che ha fatto la costruito la sua fortuna economica in Venezuela. Sotto la lente degli inquirenti i dissapori per l'estromissione del ramo familiare di Laura, dall'azienda vinicola di famiglia. Dopo gli accertamenti del caso la pista è stata accantonata per seguire quella degli affari condotti dallo stesso Alessandro, a quanto risulta, collegato a due società non direttamente riconducibili né a lui né alla famiglia. Anche questa pista, tuttavia, non ha dato risultati e forse, come trapelato alcuni giorni fa e confermato dai Ris, è proprio nel campo delle conoscenze femminili che bisogna cercare.

La polemica familiare

Continuano intanto le polemiche interne alla famiglia. Pochi giorni fa Laura Lamaletto ha criticato l'iniziativa ludica ‘Cantine aperte' dell'azienda di famiglia. "Ma io mi domando e vi domando – scrive su Facebook – in memoria di Ale, a detta di loro "ragazzo d'oro", zio Camillo e cugino Gaetano osserveranno mai almeno un giorno di lutto?".

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