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A Napoli occupato il Liceo Vico: “No al rientro senza sicurezza”. Ma gli studenti si dividono

Occupato il Liceo GianBattista Vico di Napoli: “Il rientro il 1 febbraio non garantisce la sicurezza”. È il secondo istituto, dopo il Labriola, ad essere occupato dagli studenti che sono in agitazione per le misure anti-Covid connesse al rientro in classe. Ma gli studenti del Vico si spaccano: “Ad occupare – dicono alcuni ragazzi – è stata una piccola minoranza di 10-15 persone”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Occupato il Liceo GianBattista Vico di Napoli. È il secondo istituto, dopo lo scientifico "Labriola", ad essere occupato dagli studenti che sono in agitazione per le misure anti-Covid connesse al rientro in classe. Ma gli studenti del Vico si spaccano: “Ad occupare – dicono alcuni ragazzi – è stata una piccola minoranza di 10-15 persone, che lo ha fatto autonomamente senza consultare gli altri. La maggior parte degli studenti è contraria e si dissocia dall’iniziativa”. Stamattina, intanto, un gruppo di studenti che si è firmato Collettivo GB Vico è entrato nella scuola superiore di via Salvator Rosa ed ha esposto striscioni dalle finestre dello storico edificio ottocentesco con le scritte “Occupiamoci delle scuole”e “GB Vico occupato”. Con un manifesto pubblicato sui social, i ragazzi hanno spiegato le loro motivazioni: “Il rientro che ci viene proposto il 1 febbraio – scrivono – non garantisce una effettiva sicurezza”.

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Liceo Gian Battista Vico occupato

Gli studenti delle superiori di Napoli sono in agitazione. Lunedì si è tenuta una manifestazione con centinaia di ragazzi all’esterno della sede della Regione Campania, a Palazzo Santa Lucia. I giovani protestano contro lo stato di abbandono del sistema scolastico, le misure preventive, a loro giudizio carenti, contro il rischio contagio da Coronavirus, e le scarse manutenzioni. Ieri, il liceo Labriola è stato occupato. Oggi la stessa sorte è toccata anche al Liceo Gian Battista Vico di via Salvator Rosa, al centro di Napoli. “Questa – hanno spiegato i ragazzi del Collettivo Vico – è la nostra risposta all’abbandono degli studenti da parte delle istituzioni, all'inadeguatezza della DaD come strumento di formazione, ai mancati investimenti governativi per consentire un rientro in sicurezza, agli innumerevoli tagli perpetrati nel tempo alla “Scuola” e al malfunzionamento dei trasporti pubblici”.

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“Stiamo occupando un istituto vuoto – scrivono in un post su Instagram – poiché dopo 111 giorni in Campania le scuole continuano ad essere chiuse ed il rientro che ci viene proposto il 1 Febbraio non garantisce una effettiva sicurezza ma, al contrario, non fa altro che mancare di rispetto alla comunità scolastica e delega alle singole amministrazioni scolastiche responsabilità che sarebbero dovute essere di amministrazione statale. La DaD ci è stata dipinta come una soluzione definitiva quando invece dovrebbe essere vista esclusivamente come un mezzo emergenziale che non può e non deve assolutamente sostituire la didattica in presenza. Ha fornito un alibi per l'incompetenza del governo che, con questa risposta immediata, non ha progettato un piano reale per il ritorno a scuola in sicurezza”.

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“Dalla chiusura di marzo fino alla prima riapertura di settembre – concludono – niente è stato fatto per garantire che le scuole rimanessero aperte, come è stato testimoniato dal l'immediata chiusura delle scuole. Ormai la delusione degli studenti si è tramutata in rabbia in quanto le scuole vengono aperte e chiuse con noncuranza; tutto come se noi fossimo cavie su cui testare l’andamento della pandemia, anche da colpevolizzare nel caso di un aumento dei contagi, senza alcun riguardo per chi la scuola la vive in prima persona. Le innumerevoli promesse del ministero della pubblica istruzione non si sono mai tradotte in fatti”.

Scontro tra gli studenti: "Ha occupato una minoranza"

Ma il post ha suscitato molte reazioni negative da parte dei compagni di scuola. Un altro manifesto, quindi, è stato pubblicato sui social: “Noi, reale e vero corpo studenti di tutto il GB Vico, ci dissociamo e ci discostiamo completamente da questa manovra e da quest’azione svolta da pochi membri, i quali hanno preso un’iniziativa in maniera autonoma, senza consultare alcuno studente, rappresentante e non. Condanniamo, inoltre, la presa di posizione condotta da questi individui, che hanno deliberatamente scelto di autoproclamarsi rappresentanti di tutto il corpo studenti”.

“Gli studenti del GB Vico – concludono – non sono coloro che hanno occupato. Gli studenti del GB Vico non sono coloro che minano la sicurezza degli studenti in un momento così delicato come quello a cui ci stiamo avvicinando: il rientro negli ambienti scolastici, adesso non più così sicuri a causa di questo gruppo di persone che hanno deciso di occupare la scuola. Decisioni del genere andrebbero prese solo in seguito a una votazione estesa a tutti gli studenti. Per questo, gli studenti del GB Vico si dissociano da questo atto compiuto da pochi singoli, i quali non hanno mai messo a conoscenza tutti gli studenti delle loro intenzioni. Queste non sono le persone che ci rappresentano”.

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