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Il papà della bimba ustionata con lo spray dalla mamma: “Mi hanno tolto mia figlia, non posso vederla”

“Mi hanno tolto figlia e moglie, non capisco più niente, non so neanche dov’è mia figlia, non posso vederla, abbracciarla, non so dov’è”: a dirlo è il padre della bimba di 17 mesi ustionata con lo spray dalla mamma che adesso si trova in carcere. La piccola è stata portata in una comunità protetta.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Sto soffrendo molto di questa situazione, mi hanno tolto figlia e moglie, non capisco più niente, non so neanche dov'è mia figlia, non posso vederla, abbracciarla, non so dov'è": a dirlo in un messaggio vocale, trasmesso dal programma Mattino 5, in onda su Canale 5, è il padre della bimba di 17 mesi che è stata ustionata con lo spray dalla mamma che attualmente si trova in carcere mentre la piccola è in una comunità protetta.

Le parole del padre della bimba

"Sto soffrendo molto di questa situazione, mi hanno tolto figlia e moglie, non capisco più niente, non so neanche dov'è mia figlia, non posso vederla, abbracciarla, non so dov'è": ha detto ancora l'uomo, che non è indagato. In trasmissione è stato intervistato l'avvocato del padre che ha spiegato come stia soffrendo molto e come non si capaciti di quello che sia successo.

"Ci sono tante verità, il mio assistito ha la sua, non ha motivo di sospettare della moglie, si dichiara all’oscuro di qualsiasi fatto che possa aver pregiudicato la posizione della bimba”. Il legale ha spiegato che il suo assistito non ricorda questa circostanza dello spray: "Il padre aveva relazioni con moglie e bimba e portava in ospedale una borsa con i ricambi del caso: c’è stata la preservazione della scena del crimine? Sappiamo cosa il padre ha portato?”.

Le indagini

La madre della piccola si trova in carcere dal 4 febbraio scorso con l'accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate. A dare via alle indagini è stata una segnalazione da parte dei medici del Policlinico di Milano. Gli investigatori hanno poi scoperto che la piccola, in soli sei mesi, è stata ricoverata in tre ospedali: Varese, Pavia e Milano.

Attraverso le intercettazioni e le telecamere dell'ospedale, è stato possibile riprendere la donna mentre avrebbe spruzzato deodorante sulla bimba mentre questa cercava di ribellarsi.

Per il giudice le motivazioni di questo gesto potrebbero essere collegate "in astratto a un disagio psicologico collegabile a qualche forma di depressione post-partum".

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