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Nave Aquarius

Migranti, nave Aquarius salva 142 persone al largo della Libia: ci sono 67 minori

I profughi salvati sono quasi tutti somali o eritrei. La nave delle ong Sos Mediterranee e Msf ha fatto sapere di aver allertato il Centro di Coordinamento Congiunto di Soccorso libico e tutte le autorità competenti: “Aquarius rimarrà in zona ricerca e soccorso attenta a ogni altra eventuale imbarcazione in difficoltà”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Sono in tutto 142 le persone soccorse dalla nave Aquarius delle ong Sos Mediterranee e Msf, dopo il salvataggio avvenuto al largo delle coste libiche. La notizia è stata diffusa su Twitter proprio da Medici senza frontiere, che ha gestito le operazioni di soccorso. La nave è tornata operativa lo scorso 1 agosto, quando è salpata dal porto di Marsiglia, dopo uno scalo prolungato nel porto francese.

I migranti sono stati tratti in salvo nel Mediterraneo centrale in due operazioni separate: la prima ieri, quando sono stati soccorse 25 persone nelle acque territoriali libiche, precisamente a 26 miglia dalla costa, a nord di Zuwarah; tra i naufraghi c'erano anche 6 donne.

La seconda invece è avvenuta oggi, in acque internazionali di fronte alla Libia, dove è stata intercettata una chiatta di legno, su cui erano ammassate 116 persone, di cui 67 minorenni. I profughi recuperati sono soprattutto somali o eritrei.

L'ong ha specificato di aver "informato il Centro di Coordinamento Congiunto di Soccorso (JRCC) libico e tutte le altre autorità marittime competenti". E poi ha aggiunto: "Con in totale 141 persone salvate ora a bordo, Aquarius rimarrà in zona ricerca e soccorso attenta a ogni altra eventuale imbarcazione in difficoltà", recita l'ultimo tweet. L'operazione è avvenuta, si specifica, "in acque internazionali a 24 miglia dalla costa della Libia, a nord di Abu Kammash". 

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