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Meningite, è allarme in Toscana: 13 morti in poco più di un anno e mezzo

In Toscana dall’inizio del 2015 sono stati registrati un terzo dei casi italiani di meningite, in particolare i casi toscani sono stati 58 e i decessi 13. Numeri che preoccupano seriamente.
A cura di Biagio Chiariello
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Lilia Agata Caputo, 64enne originaria di Rimini, ma residente a Viareggio, è morta due giorni fa di meningite complicata da una vasculite all’ospedale di Livorno. 24 ore prime a Firenze a morire per meningite C era stata una donna russa di quarantacinque anni (non vaccinata) che lavorava come collaboratrice domestica e abitava nella zona delle Cure. Solo loro le ultime due vittime in Toscana della famigerata malattia che in poco più di un anno e mezzo ha fatto già morti, un terzo dei decessi, su un totale di 58 casi di meningite da meningococco C dall’inizio del 2015 (31 nel 2015, 27 nel 2016). Dall’inizio della campagna vaccinale straordinaria al 31 ottobre 2016, sono state già somministrate in totale più di 717mila vaccinazioni: quasi 195mila nella fascia di età 11-20 anni; circa 326mila nella fascia 20-45 e più di 196mila dai 45 anni in su. Per quanto riguarda i bambini, dopo due anni dalla nascita risulta una copertura del 91%. I decessi nel 2014 sono stati 16, nel 2013 invece 12. Nel 2012 si è arrivati a quota 18 vittime, nel 2011 invece 12 e nel 2010 sono state 16. Nel 2015 sono decedute 7 persone: 6 che avevano contratto il ceppo C e 1 per il ceppo B . Il meningococco C è quindi la forma più temibile contro il quale la Toscana ha già iniziato a offrire vaccinazioni gratuite a tutti. “Rinnovo il mio invito a vaccinarsi per il meningococco C a tutti quanti rientrano nelle categorie. Il vaccino è gratuito e la campagna straordinaria è stata prolungata fino al 31 marzo 2017”, ha ricordato Stefania Saccardi, l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana.

“Per varie ragioni, può accadere che un vaccino non risulti totalmente protettivo, soprattutto sul lungo termine, ma ciò si verifica molto di rado”. Così Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, commenta il caso del bambino di 8 anni ricoverato al Meyer, che ora starebbe rispondendo bene alla cure. “Il vaccino anti meningite – spiega Rezza – così come altri vaccini, può non essere totalmente protettivo per alcune ragioni, ma in casi limitatissimi. La vaccinazione è quindi sempre consigliata, per proteggere i bambini”. La prima ragione, chiarisce, è che “ci sono bambini che non rispondono al vaccino pienamente e non producono abbastanza anticorpi, e questo può succedere anche per altre malattie come l’epatite C. Oppure può accadere che gli anticorpi non siano in quel momento ad un livello massimo, specie se è passato molto tempo dalla vaccinazione, ma poi si rialzano e la malattia risulta quindi attenuata”. Un’altra possibile ragione, rileva, “è che i vaccini in alcuni casi non proteggono per tutta la vita e col passare degli anni può diminuire la quantità di anticorpi indotti dal vaccino e quindi, se infettati, non si riesce di evitare la malattia”. Per questo, afferma Rezza, “per varie vaccinazioni sono previsti dei richiami e per la meningite C è previsto un richiamo in età adolescenziale”. in ogni caso, “l’efficacia del vaccino antimeningite, così come degli altri vaccini, non è mai al 100%, quindi in rari casi si possono verificare contagi. Tuttavia, la protezione vaccinale – conclude l’esperto – evita che la malattia si manifesti in forme più gravi o con conseguenze più pesanti”.

Decuplicate richieste vaccino all'Asl Toscana centro

Certamente a far aumentare la richiesta dei vaccini le notizie dei decessi di questi giorni. Come comunica la Asl Toscana centro, infatti, nelle ultime 48 ore sono decuplicate le richieste di vaccino contro il meningococco C a Firenze, Prato e Pistoia. In particolare il boom di richieste è arrivato all'indomani del decesso di una donna di 45 anni avvenuto lunedì scorso. L'Asl Toscana centro, a cui fanno capo i territori delle tre province, però assicura che ci sono ancora  posti disponibili e prenotabili attraverso il Cup aziendale. Per oggi inoltre prevista una riunione della task force sanitaria proprio finalizzata ad un ulteriore potenziamento delle sedute vaccinali.

Intanto l'Asl Toscana nord ovest spiega che oggi sono state somministrate 200 profilassi antibiotiche alla scuola Rodari di Stagno, nel comune di Collesalvetti, in provincia di Livorno, frequentata dal piccolo di 8 anni ricoverato oggi all'ospedale Meyer di Firenze. Si è proceduto alla somministrazione di profilassi antibiotica a tutti coloro che negli ultimi 10 giorni hanno avuto contatti diretti, stretti e prolungati con il bambino tra cui familiari, insegnanti, compagni di classe e tutti coloro che hanno svolto attività didattiche con lui. Per domani, inoltre, i bambini frequentanti il plesso scolastico interessato dovranno tassativamente sottoporsi  ad una seduta straordinaria di vaccinazione.

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