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Maturità 2019, uscite le materie d’esame: latino e greco insieme per la prima volta al classico

Quali materie d’esame sono uscite per la Maturità 2019? Il Miur le ha annunciate oggi, venerdì 18 gennaio: Latino-Greco al Classico e Matematica-Fisica allo Scientifico, dunque gli studenti dovranno affrontare le temute prove miste o multidisciplinari. Tutte le novità.
A cura di Ida Artiaco
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Studenti impegnati in una delle prove scritte dell'esame di maturità.
Studenti impegnati in una delle prove scritte dell'esame di maturità.

Latino e greco al liceo classico e matematica e fisica allo scientifico. Dunque, seconda prova mista. L'attesa è finita. Il Miur ha sciolto la riserva sulle materie d'esame della Maturità 2019, in anticipo rispetto agli anni precedenti, quando la comunicazione avveniva soltanto alla fine del mese di gennaio. Il Ministero aveva annunciato già ieri, giovedì 17 gennaio, che oggi sarebbero uscite le materie con un video pubblicato sulla propria pagina Facebook, gettando nel panico i futuri maturandi, alle prese soprattutto con lo spauracchio della seconda prova mista, che si è da poco materializzato davanti ai loro occhi.

Anche perché quello di quest'anno è un esame di Stato particolare, con tantissime novità riguardanti soprattutto le prove scritte e il conteggio dei crediti per il voto finale, così come previsto dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n.62 e dalla circolare di ottobre 2018. "Comunichiamo le materie con largo anticipo – ha dichiarato il Ministro nel video di annuncio pubblicato su Facebook, rivolgendosi agli studenti -. Come sapete da quest'anno ci sono delle novità. Per questo da ottobre abbiamo cominciato a fornire tutte le informazioni utili per le prove a voi e ai vostri docenti. Per sostenervi nella vostra preparazione organizzeremo delle simulazioni della prima e della seconda prova. Si svolgeranno nei mesi di febbraio, marzo e aprile".

Per quanto riguarda gli altri indirizzi, le materie uscite sono: scienze umane e diritto ed economia politica al liceo delle scienze umane opzione economico sociale; discipline turistiche e ambientali e inglese all'Istituto tecnico per il Turismo; scienza e cultura dell'alimentazione e laboratori servizi enogastronomici all'Istituto professionale per i servizi di enogastronomia; economia agraria e delo sviluppo territoriale e valorizzazione attività produttive e legislazione di settore all'Istituto professionale servizi per l'agricoltura.

Il calendario della Maturità 2019

La prima prova della Maturità, quella d'italiano, uguale per tutti gli istituti scolastici d'Italia, è in programma mercoledì 19 giugno. Il giorno successivo, giovedì 20 giugno, si svolgerà la seconda prova, quella d'indirizzo. In questo caso è il Miur sceglie le materie della seconda prova per ogni liceo, istituto tecnico e istituto professionale ed elabora le tracce. In alcuni di questi, come nel caso dei licei coreutici o gli artistici, la prova potrebbe durare alcuni giorni. Seguiranno poi gli orali, dal momento che la terza prova scritta, cioè il temuto quizzone, è stato abolito. Qui il calendario varia da scuola a scuola, ma non è sbagliato pensare che i colloqui possano cominciare già a partire da lunedì 1 luglio, una decina di giorni dopo la fine degli scritti.

Come si svolgerà la prima prova

La prima prova, quella d'italiano, dell'esame di Maturità servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce, uguali per tutti gli indirizzi e in tutta Italia, riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico: la tipologia A (analisi del testo), la tipologia B (testo argomentativo) e la tipologia C (tema d'attualità). Gli studenti avranno sei ore di tempo per scrivere e consegnare l'elaborato, avendo a disposizione soltanto il vocabolario.

La seconda prova d'indirizzo: le novità

La seconda prova scritta dell'esame di Stato è diversa per ciascun indirizzo. Cambiando le tracce in base all'indirizzo di studi, che tuttavia sono sempre scelte dal Miur, cambia anche la durata della prova che non è uguale per tutti ma viene specificata dal Ministero ed indicata in calce alla traccia stessa. Saranno previste secondo la nuova normativa vigente griglie nazionali di valutazione che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Queste ultime potranno usufruire delle medesime griglie anche per la correzione dei temi d'italiano. Si ricorda che le commissioni sono composte dai commissari esterni, in numero tre più il presidente di commissione, e da tre interni.

Tra le novità più importanti della seconda prova, c'è quella mista o multidisciplinare, cioè composta da più materie, come greco e latino insieme al classico e fisica e matematica allo scientifico, vero incubo degli studenti che hanno dato vita ad una vera e propria rivolta sui social network. Non solo. La prova del liceo classico sarà divisa in due parti, una parte tradizionale di traduzione e un'altra di comprensione, mentre anche quella degli istituti tecnici cambierà per struttura e tracce. Negli istituti professionali sarà divisa in due parti, una parte ministeriale, uguale per tutti gli studenti di un determinato indirizzo di studi, e una parte stabilita dalla commissione. Per avere un'idea di come sarà la seconda prova, il Miur ha pubblicato degli esempi di tracce per accompagnare docenti e soprattutto maturandi nella preparazione.

Addio tesina all'orale

La novità più importante degli orali è l'abolizione della tesina. Il colloquio consisterà, dunque, in un'interrogazione incrociata su più materie, che si svolgerà davanti ai commissari interni ed esterni. I materiali di partenza saranno predisposti dalle commissioni, nei giorni precedenti. Il giorno della prova, per garantire massima trasparenza e pari opportunità, saranno gli studenti a sorteggiare i materiali sulla base dei quali sarà condotto il colloquio.  Viene così inaugurato il sistema delle 3 buste: il candidato avrà cioè 3 buste tra le quali pescherà l’argomento-spunto da cui cominciare il colloquio. Una parte dell'incontro verterà sul racconto da parte dello studente dell'esperienza di alternanza scuola-lavoro, nonostante questo non sia più un requisito obbligatorio di ammissione alla Maturità 2019. Previste anche domande sulle attività di Cittadinanza e Costituzione.

Come si calcola il voto finale

Il voto finale continuerà ad essere espresso in centesimi anche al termine della Maturità 2019. Ma da quest'anno si darà maggior peso al percorso di studi. Il credito maturato nell’ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100, invece degli attuali 25. Per i maturandi ci sarà anche un’apposita comunicazione, entro gli scrutini intermedi, sul credito già maturato per il terzo e quarto anno, che sarà convertito in base alle nuove tabelle.

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