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L’Aquarius è ferma al largo della Sicilia: “Abbiamo bisogno di cibo e acqua per arrivare fino a Valencia”

La nave Aquarius, delle Ong Sos Mediterranée e Medici Senza Frontiere, è ancora ferma al largo delle coste siciliane. “L’Aquarius è temporaneamente ferma al largo della Sicilia per ricevere da una nave della Guardia costiera italiana nuovi rifornimenti essenziali per percorrere il lungo tragitto fino a Valencia”, spiegano su Twitter.
A cura di Charlotte Matteini
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La nave Aquarius, al centro del braccio di ferro ingaggiato attraverso la chiusura dei porti dal ministro dell'Interno Matteo Salvini contro Malta e l'Unione Europea in relazione al tema dell'accoglienza dei migranti sul territorio italiano, sarebbe ancora ferma al largo della Sicilia, nonostante due giorni fa la Spagna abbia offerto il porto di Valencia per l'approdo. Nella giornata di ieri sembrava che l'Aquarius, dopo un primo rifornimento di viveri e acqua e il trasbordo di alcuni migranti in precarie condizioni di salute, dovesse salpare alla volta della Spagna scortata da due navi della Marina Militare italiana e della Guardia Costiera. Pochi minuti fa, però, attraverso Twitter, la Ong Sos Mediterranée ha fatto sapere che l'imbarcazione è ancora al largo delle coste siciliane per un "pit-stop" temporaneo dovuto alla necessità di ricevere ulteriori rifornimenti di cibo e acqua, necessari per affrontare la traversata fino a Valencia, un viaggio che potrebbe durare dai tre ai quattro giorni di navigazione. "Arance, barrette di cereali e pane. Questo è quello che Aquarius ha appena ricevuto dalla Guardia Costiera italiana come rifornimento. È tutto benvenuto, ma il team medico di MSF è ancora preoccupato per le carenze nutrizionali riscontrate negli ultimi 3 giorni", ha twittato la Ong Medici Senza Frontiere.

La vicenda della Aquarius ha scatenato una serie di crisi diplomatiche internazionali e i rapporti tra Francia e Italia appaiono piuttosto in crisi. Nella giornata di ieri, il presidente Macron ha definito "ciniche" le politiche del Belpaese in materia di accoglienza e immigrazione, una considerazione che ha scatenato l'ira di Matteo Salvini e del governo italiano. "Sulla solidarietà e sull’umanità l’Italia non accetta lezioni da nessuno. La Francia si scusi ufficialmente per le frasi offensive pronunciate ieri o il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, farà bene ad annullare l’incontro con il presidente Macron, che sul tema dell’immigrazione deve finalmente passare dalle parole ai fatti e accogliere i 9 mila immigrati che si era impegnato ad accogliere", ha tuonato stamattina Salvini, nell'ambito di un'audizione in Senato. 

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