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L’omicidio stradale è legge: pene fino a 18 anni di carcere

Il Senato della Repubblica ha votato la fiducia al Governo sul disegno di legge che disciplina l’omicidio stradale: pene severissime e aggravanti per la guida in stato di ebbrezza.
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Dopo cinque letture e un calvario infinito tra Aula e Commissioni, c’è il via libera definitivo al disegno di legge in materia di omicidio stradale. La norma ha subito profonde modifiche nei vari passaggi parlamentari e sembrava sul punto di essere approvata in via definitiva già lo scorso 21 gennaio alla Camera: l’approvazione di un emendamento a firma Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), su cui Governo e relatore avevano espresso parere negativo, aveva però determinato il ritorno del ddl al Senato. Oggi invece, con l’apposizione della questione di fiducia da parte del Governo, la legge viene definitivamente approvata ed entrerà in vigore non appena verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. I sì alla fiducia sono stati 149.

Si tratta di un testo lungamente atteso dalle associazioni dei familiari delle vittime, sul quale si era speso anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, rivendicando l’impegno del Governo e la determinazione della maggioranza. Qualche critica all’impianto della legge era invece giunta dal Movimento 5 Stelle (che sottolineava gli “elementi di criticità”, come la diminuzione delle pene nel caso di concorso di colpa o l’inadeguatezza degli strumenti per il rilevamento dello stato di alterazione psicofisica) e dalla sinistra, che invece sollevava dubbi dal punto di vista del diritto processuale (in molti hanno parlato di una sorta di “populismo penale”).

Omicidio stradale, cos'è e quali sono le pene

La nuova normativa di fatto introduce nel codice penale i delitti di omicidio stradale e di lesioni personali stradali, punendo entrambi gli illeciti a titolo di colpa. Per la fattispecie generica di omicidio colposo resta confermata la pena dai 2 ai 7 anni di reclusione, mentre cambiano i massimi edittali per la guida in stato di alterazione psicofisica, per l’omicidio stradale plurimo e per i pirati della strada (con aggravanti fino ai due terzi della pena).

Le principali modifiche alla normativa sull'omicidio stradale, riguardano dunque:

  • la conferma della fattispecie generica di omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale (la pena rimane la reclusione da 2 a 7 anni);
  • la reclusione da 8 a 12 anni per l'omicidio stradale colposo commesso da conducenti un veicolo a motore: in stato di ebbrezza alcolica grave (più di 1,5 grammi per litro) o di alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope; in stato di ebbrezza alcolica media (tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro) se si tratta di conducenti professionali;
  • la reclusione da 5 a 10 anni per l'omicidio stradale colposo commesso da conducenti di un veicolo a motore: in stato di ebbrezza alcolica media, che abbiano superato specifici limiti di velocità, che abbiano attraversato le intersezioni semaforiche disposte al rosso o abbiano circolato contromano; che abbiano effettuato manovre di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi; che abbiano effettuato sorpassi azzardati.
  • un massimo di pena fino a 18 anni per l’omicidio stradale plurimo
  • una aggravante fino ai due terzi della pena (e per una pena complessiva mai inferiore ai 5 anni) nel caso in cui il pirata della strada si dia alla fuga
  • il raddoppio dei termini di prescrizione per l’omicidio stradale (30 anni!)
  • l’arresto obbligatorio in flagranza di reato
  • la revoca della patente e l’impossibilità a conseguirla per 15 / 20 anni
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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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