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I ricavi di Wordle finiranno in beneficenza

Cinque anni dopo il lancio, il programmatore Steven Cravotta ha scoperto che Wordle è stato scaricata da 200.000 utenti solo nell’ultima settimana. Il tutto nasce da un malinteso.
A cura di Lorena Rao
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Wordle è un'app del 2017 sui giochi di parole, finita nel dimenticatoio nei mesi successivi al lancio. Cinque anni dopo, il suo creatore, Steven Cravotta, ha scoperto che l'app è stata scaricata da 200.000 utenti solo nell'ultima settimana. E il trend non accenna a fermarsi. Un risvolto del tutto inaspettato, che ha spinto Cravotta a donare in beneficenza i proventi di Wordle. Il tutto nasce da un malinteso. "Ho pensato che qualcuno avesse eseguito uno script bot e inviato artificialmente i download all'app sbagliata o qualcosa del genere. Ma dopo una veloce ricerca su Google ho capito che mi sbagliavo di grosso. A quanto pare lo sviluppatore di grande talento powerlanguish [Josh Wardle] ha creato un fantastico gioco per browser chiamato Wordle", racconta Cravotta su Twitter.

Nell'ultimo periodo, il gioco di Wardle ha ottenuto grande risonanza negli articoli della stampa, la quale però non ha mai specificato che si trattasse di un browser game, il che ha spinto l'utenza a cercarlo in massa negli app store. Del resto, il settore mobile rappresenta uno dei pilastri portanti del panorama videoludico. Tornando all'app, nonostante la gran quantità di concorrenti simili (anche nel nome), Wordle di Cravotta è diventato il risultato più ricercato e scaricato.

"La crescita degli utenti è lentamente diminuita a 1-2 download al giorno negli ultimi 4 anni… fino a una settimana fa, quando ho effettuato l'accesso alla mia dashboard e sono rimasto SCOSSO da ciò che ho visto", afferma Cravotta, sempre su Twitter. Il risultato incredibile ha spinto lo sviluppatore a contattare Josh Wardle per donare in beneficienza i guadagni di Wordle negli store.

Questa storia si può inserire nella scia di giochi diventati incredibilmente popolari anni dopo al lancio. È il caso di Among Us di InnerSloth, il noto videogioco sulle deduzioni sociali pubblicato nel 2018 ed esploso nel 2020. Lo stesso è accaduto a Rust e a The Forest, due titoli survival anch'essi pubblicati nel 2018 ma divenuti celebri solo nell'ultimo paio di anni.

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