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Il Paese verso un Governo Monti? (DIRETTA)

Berlusconi cambia idea: a questo punto un governo tecnico diventa per lui “una scelta ineludibile”. Il premier non ha intenzione di bruciare la candidatura di Alfano ma non trova l’accordo con gli altri della maggioranza.
A cura di Susanna Picone
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Il Paese verso un Governo Monti?

La giornata di ieri si è conclusa con l’apertura di Silvio Berlusconi, dopo le convinzioni espresse in mattinata, ad un governo di emergenza diretto, eventualmente, da una figura importante come quella di Mario Monti e sostenuto da una maggioranza diversa da quella attuale.

Una eventualità che non convince la Lega di Umberto Bossi che, nel vertice di ieri sera a Palazzo Grazioli, ha chiaramente detto che non accetterà di partecipare ad “un’ammucchiata”. Per Bossi dopo le dimissioni si deve andare al voto : “A meno che non si dia vita a un nuovo esecutivo politico sostenuto dalla stessa maggioranza che ha vinto le elezioni nel 2008, con premier Angelino Alfano”.

Per Silvio Berlusconi il sostegno a Monti sarebbe però ormai ineludibile: il premier avrebbe ribadito nel corso del vertice la grave situazione economica chiedendo a tutti gli alleati di decidere in fretta. Berlusconi sarebbe ora contrario ad un governo presieduto da Alfano perché non ha intenzione di “bruciarlo", con lui la maggioranza si candiderà alle prossime elezioni.

Nemmeno l’Idv è d’accordo con l’ipotesi di un governo tecnico: Antonio Di Pietro, intervistato in diretta nel programma “La telefonata” di Canale5 ha detto che il suo gruppo non voterà la fiducia e ne resterà fuori. Di Pietro ha sottolineato che è pronto a votare singoli provvedimenti del governo Monti come, ad esempio, quello per l’abolizione delle Province.

Di parere diverso Gianfranco Fini che ha etichettato Monti come “la personalità giusta” per un governo capace di prendere di peso i problemi dell’economia. Fini ha parlato al programma Unomattina dicendo che un governo simile “ha bisogno di una maggioranza che vada al di là di quella risicatissima che teneva in piedi il governo Berlusconi e un programma ben definito, non il libro dei sogni, ma idee molto chiare”. Per il Presidente della Camera andare a votare adesso “sarebbe un salto nel buio per l’Italia”, soprattutto perché con questa legge elettorale non si avrebbe, in particolare al Senato, alcuna certezza. Fini ha dato inoltre ragione ad Obama quando ha detto che l’Italia ha un’economia forte e che può uscire dalle acque agitate in cui si trova ma, secondo lui, “ce ne dobbiamo convincere da soli”:"Io sono orgoglioso di essere italiano, ma dobbiamo dimostrare a tutti che siamo capaci di uscire da soli dai guai in cui ci siamo cacciati da soli”. Compito del governo Monti sarà quello di rimettere in agenda “la riduzione del numero dei parlamentari” oltre alla riforma della legge elettorale visto che quella in vigore non consente di andare a votare con certezze.

DIRETTA

19.00- Bersani: "Il governo di emergenza dovrà rappresentare un'inequivocabile novità", oltre a mantenere un profilo equo per quanto riguarda i provvedimenti da mettere in campo.

18.49- Calderoli: "La Lega è pronta a un'opposizione durissima". Così il Ministro leghista che ha ribadito ancora una volta la propria contrarietà a un governo tecnico, osservando che, visti gli orientamenti palesati dai partiti, il governo che sta per costituirsi sembra essere a tutti gli effetti un esecutivo politico e non tecnico

18.39- Massimo Donadi su Twitter: "La mia stima per Monti è assoluta ma in tre giorni è cambiato il mondo". Così il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera che sul suo sito ufficiale, parlando delle incertezze che porta con sé un governo tecnico con una maggioranza che non si riesce a capire quali confini possa avere- aggiunge: "E' naturale per qualsiasi partito avere dubbi e perplessità perché siamo di fronte a uno scenario che trova tutti impreparati".

18.20- Lorenzo Bini Smaghi s'è dimesso. La Banca centrale europea ha reso noto che il membro italiano del board della Bce ha rassegnato le proprie dimissioni. Termina quindi una lunga telenovela che aveva generato non poche tensioni tra Francia e Italia.

18.15- Monti è appena arrivato al Quirinale dove incontrerà il Capo dello Stato.

18.00- De Poli (Udc): "Miope dire no a un governo Monti". Così il portavoce nazionale dell'Udc che accusa la Lega Nord di badare esclusivamente ai propri interesi e non a quelli del Paese.

17.35- La Russa contrario a un governo tecnico. Il Ministro della difesa s'è detto sfavorevole a un esecutivo guidato da un tecnico ("Non mi sono mai piaciute le ammucchiate"), confermando, però, che l'ultima parola spetterà a Berlusconi.

17.24- Domani Berlusocni incontrerà a Palazzo Chigi Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. E' quanto si apprende da una nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio.

17.15– Malumori trapelano anche dagli ambienti dipietristi. Pare infatti che alcuni parlamentari dell'Italia dei Valori non concordino col loro leader che chiede a gran voce elezioni anticipate. Per un governo tecnico si schiererebbero il deputato Renato Cambursano e il senatore Francesco Pardi, ma anche il capogruppo alla Camera Massimo Donadi sembrerebbe favorevole a un esecutivo guidato da Monti.

17.05- Ritarda la ripresa dei lavori in Commissione bilancio al Senato. Il relatore Garavaglia è infatti impegnato in un vertice nel quale sta mettendo a punto un nuovo emendamento.

16.51- Fallica (Grande Sud): "Occorre personalità di rilievo come Mario Monti". Così Fallica, secondo cui un profilo come quello di Monti rappresenta la scelta giusta per ridurre il divario tra Nord e Sud.

16.37– Da quanto trapelato da fonti della maggioranza, è chiaro che nel Pdl non c'è ancora una linea comune sul da farsi. Tra chi vuole andare subito alle elezioni e chi è favorevole a un governo tecnico guidato da Mario Monti continua ad esserci molta distanza. Alfano parla solamente di "idee diverse" e di "confronto" e rassicura sulla compattezza del partito, ma l'impressione è che la spaccatura in casa Pdl sia molto profonda. Non impossibile quindi la formazione di un nuovo gruppo parlamentare che raccolga gli scontenti del Pdl.

16.21- Angelino Alfano: "Preferiamo il voto, ma decida il Capo dello Stato". Finito il vertice a Palazzo Grazioli, il segretario del Pdl ho dichiarato che il Pdl preferirebbe andare al voto, ma che non intende "sovrapporre la propria voce" a quella di Giorgio Napolitano.

16.15- Palazzo Grazioli: finito il vertice del Pdl.

16.06- Paolo Ferrero: "Solidarietà a Di Pietro". Il segretario di Rifondazione comunista ha espresso la sua vicinanza ad Antonio Di Pietro, vittima a suo dire di un'aggressione mediatica a causa della suo "no" a un governo tecnico presieduto da Mario Monti.

15.54- Debora Serracchiani su Twitter: "La crescita richiede riforme strutturali che tolgano ogni privilegio": parola di Mario Monti. Forse è contro questo che i Ferrara e i Sallusti vogliono scendere in piazza?

15.36- Lo spread scende a quota 504 punti.

15.22- Il Terzo Polo non parteciperà al voto sul ddl stabilità al Senato. Lo ha dichiarato Francesco Rutelli, facendo notare che la scelta di non astenersi è dettata dal fatto che al Senato l'astensione equivale a un voto contrario. Tradotto: il Terzo polo lascerà che la legge di stabilità passi.

15.13- Francesco Rutelli scrive su facebook: "Chi vuole il voto è un pazzo". Il leader dell'Api ha inoltre evidenziato che "le ultime settimane non hanno ancora aiutato tutti a capire fino in fondo quanti problemi abbiamo". "La mossa di Napolitano può preparare ad affrontare il periodo difficile in cui siamo. C`è bisogno di grande unità. Altro che voto, mentre abbiamo dei pazzi che parlano di questo" ha aggiunto.

15.03- Nichi Vendola parla di un eventuale governo tecnico. In un post su facebook, il leader di Sel scrive che "un governo di emergenza non può che essere a tempo e con un immediato obiettivo: fronteggiare l’emergenza dei conti con una patrimoniale vera, che non colpisca i cittadini che stanno già pagando gli effetti nefasti della recessione, e restituire la parola agli italiani con il voto".

14.12- A Palazzo Grazioli arriva anche Gianni Letta.

14.09- D'Alema: "Governo d'emergenza anche col Pdl". In un'intervista al Mattino, Massimo D'Alema ha dichiarato che andare ora alle urne sarebbe micidiale, confermando la necessità di un governo d'emergenza da costituire il prima possibile.

13.59- Papademos è il nuovo premier greco. Ex vicepresidente della BCE, 69 anni, guiderà il nuovo governo ellenico di unità nazionale

13.56- Mario Monti sarebbe pronto a prendere in mano le redini dell'esecutivo. Lo rende noto Giacomo Vaciago, economista molto vicino al senatore a vita.

13.37- Di Pietro poco fa su facebook: "Mai con Berlusconi". Ecco il suo post:

Un governo Monti avrebbe una faccia pulita ma noi non staremo mai insieme a Berlusconi e ai suoi portaborse. Sarebbe assurdo. In ogni caso, non possiamo dare la nostra fiducia al buio. Vedremo legge per legge, norma per norma come votare. Se alcune misure ci convinceranno daremo il nostro sostegno. Due sono le priorità, il banco di prova del prossimo governo: la legge elettorale, che non consenta di candidare i condannati e che sancisca l'incompatibilità dei doppi incarichi, e la legge del buon esempio, che faccia piazza pulita dei privilegi della casta. Su questo daremo il nostro sostegno.

13.24- BERLUSCONI: "DECIDO DOPO AVER SENTITO GLI ALLEATI". Lo riferiscono fonti della maggioranza. Intanto prende il via il vertice a Palazzo Grazioli.

13.18- La Lega non partecipa al vertice di Palazzo Grazioli. Lo ha confermato il Ministro Calderoli.

13.15- Spread a 520 punti.

13.07- Anna Finocchiaro: "Di Pietro sbaglia". Il presidente del gruppo Pd al Senato ha dichiarato che a suo modo di vedere "sottrarsi alla responsabilità di non sostenere questo governo Monti come fa Di Pietro è un errore". "Il Pd si comporterà con responsabilità" ha poi aggiunto.

12.57- Zaia: "o si governa o si va al voto". Il governatore della Regione Veneto- a margine della posa della prima pietra della superstrada Pedemontana a Romano D'Ezzelino (Vicenza)- ha ribadito quanto affermato da Umberto Bossi e cioè che "o si governa o si va al voto".

12.47- Palazzo Grazioli: sono arrivati Urso, Bondi, Matteoli e Quagliariello. A breve è atteso anche Giulio Tremonti.

12.43- Alfano o nulla. Sarebbe questa la posizione di Umberto Bossi emersa questa mattina nel corso dell'incontro col Ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Il leader del Carroccio avrebbe ribadito la sua contrarietà a un governo tecnico, indicando Alfano come unico successore di Berlusconi.

12.32- Sacconi: "Governo tecnico lontano dalla società". Secondo il Ministro del Welfare la guida di un tecnocrate "finirebbe presto con l'evidenziare la sua distanza dalla prevalente dimensione popolare della nostra società".

12.23- Terminato il vertice Tremonti- Bossi nel Palazzo dei gruppi parlamentari di Montecitorio. L'incontro è durato una quarantina di minuti. Nessuna dichiarazione da parte dei due.

12.18- Rotondi: "Dimissioni da deputato in caso di governo tecnico". Gianfranco Rotondi ha dichiarato di esser pronto alle dimissioni nel caso il Pdl voti per il governo tecnico. Con lui anche Franco De Luca e Mauro Cutrufo

12.14- Di Pietro su facebook ribadisce che non voterà la fiducia a un governo tecnico: "Se poi questo governo tecnico proporrà provvedimenti che sono nell’interesse del Paese, potrò votare per quei singoli provvedimenti. Ma non voterò la fiducia e non andrò al governo. Si dice che questo governo deve essere votato per forza perché non si possono aspettare due mesi per averne uno nuovo. Io credo che già l’aver chiuso in maniera netta con il governo Berlusconi possa dare alle nostre istituzioni una maggiore credibilità. Credo anche che, come è successo in Spagna, andare alle elezioni non provocherebbe un patatrac ma farebbe chiarezza."

12.09- Alle 12.30 previsto un vertice a Palazzo Grazioli tra Berlusconi e i principali dirigenti del Pdl.

12.03- Frattini: "Monti ha grande caratura internazionale". "In Europa con lui personalmente ho lavorato molto bene" ha aggiunto il Ministro degli esteri.

11.52- Marcegaglia: "Ipotesi Maroni tecnico". Il numero uno di Confindustria ha espresso "grande apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni dal ministro Maroni". "Spero che il Ministro possa essere considerato un tecnico per poter continuare a lavorare" ha aggiunto la Marcegaglia.

11.50-  Vendola su Twitter: "Siamo in un baratro. Una crisi del genere non si è mai vista nel dopoguerra. Entro poche ore vanno prese misure"

11.36- Roberto Maroni: "No al governo Monti". Il Ministro dell'Interno ribadisce ancora una volta la posizione del suo partito: "Staremo all'opposizione perché pensiamo che per affrontare la crisi ci servono ricette dure che devono essere proposte agli elettori".

11.15 – Il sottosegretario Carlo Giovanardi ospite a “24 Mattino” su Radio 24: “Ci sono parlamentari che oggi faranno gesti e azioni molto pesanti, che lascio fare a loro, perché ritengono che il governo tecnico sia un colpo di Stato”. Giovanardi ha definito il governo tecnico “un commissariamento della politica”.

11.10 – Luigi Angeletti, segretario Uil è d'accordo con un esecutivo di emergenza: la Uil sottoscrive l’appello di Confindustria e delle altre sigle imprenditoriali per un governo di emergenza nazionale con un’ampia base parlamentare, purché non sia “un governo che serve solo a galleggiare” ma che al contrario “sappia prendere delle decisioni”.

11.05 – Per Rutelli chi vuole adesso il voto “è un pazzo”: “Le ultime settimane non hanno aiutato a capire fino in fondo quanti problemi abbiamo. La mossa di Napolitano può preparare ad affrontare il periodo difficile in cui siamo. C'è bisogno di grande unità, altro che voto, mentre abbiamo dei pazzi che parlano di questo. Il presidente della Repubblica indicherà una persona e questa ci indicherà delle ricette dure: la malattia è grave, la cura difficilissima. Ma non è il momento di ripicche e di divisioni, ora ci vuole una tenuta del Paese".

11.00 – Scende lo spread dei titoli di Stato: l’andamento dello spread Bund-Btp sembra avere innescato una corsa al ribasso, scendendo sotto i 550 punti raggiunti ieri.

10.54 – Secondo Renzo Bossi, figlio del leader della Lega “è tutto a posto”: “È tutto rientrato, nell’ultimo periodo ci siamo ricompattati. Non esistono più né cerchisti né maroniani, è tutto a posto”.

10.43 – Secondo il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli “Le elezioni anticipate sono l’unica soluzione per superare la crisi di governo che si è aperta. Soltanto un governo eletto dai cittadini potrà affrontare la crisi finanziaria ed economica”.

10.40 – Berlusconi ha inviato al prof. Mario Monti, in occasione della sua nomina a Senatore a vita, un telegramma: "Formulo le congratulazioni mie e del Governo italiano per la sua nomina da parte del Presidente della Repubblica a Senatore a vita, a testimonianza degli altissimi meriti acquisiti nel campo scientifico e sociale ed auguro un proficuo lavoro nell'interesse del Paese".

10.35 – Secondo quanto si evince dalle previsioni di autunno pubblicate oggi, la Commissione europea non prevede che l'Italia possa raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013. Bruxelles stima che nel 2013 ci sarà ancora un passivo nel bilancio pubblico, pari allo 0,5% del Pil. Anche le stime adattate a cambiamenti del ciclo economico confermano che il bilancio pubblico avrà un passivo dello 0.4% nel 2013.

10.30 – Per Giorgio Napolitano “L’Italia è di fronte a passaggi difficili e scelte particolarmente ardue per superare la crisi. L’Europa attende con urgenza segni importanti di assunzione di responsabilità da parte di uno dei suoi paesi fondatori, saremo all’altezza del compito”.

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